Il DARPA consegna il telescopio SST all’aviazione

Il DARPA con una piccola cerimonia nel deserto ha finalmente consegnato all’aviazione degli USA il telescopio SST (space survellaince telescope) uno dei suoi progetti di più lunga durata.
Cosa sia il DARPA l’abbiamo spiegato in un precedente articolo, comunque il nome esteso parla da solo Defense Advanced Research Project Agency, cioè è un’agenzia del Dipartimento (noi diremmo ministero) della Difesa che si occupa di ricerca avanzata.

Fonte: www.darpa.mil

Il telescopio SST: un progetto di primo piano
Basterà citare un dato statistico per capire quanto la Difesa americana puntasse su questo progetto, normalmente i progetti del DARPA non eccedono i tre anni, cioè non amano i pozzi senza fondo che assorbano enormi risorse economiche (il DARPA ha sempre molteplici progetti aperti) e che non diano in breve tempo risultati concreti da impiegare sul campo, il progetto dello Space Survellaince Telescope è invece durato la bellezza di quindici anni essendo partito nel 2001.
Scopo di questo telescopio è osservare satelliti in orbita geosincrona, ma anche individuare detriti e altri piccoli oggetti che possono costituire un pericolo anche per satelliti ed attività spaziali.
I telescopi tradizionali usati per l’osservazione delle profondità dello spazio non sono adatti per questo tipo di compito, anche per via della loro visione limitata, cioè osservano molto in profondità una piccola porzione di cielo, il SST invece osserva ampie porzioni di cielo con la capacità di individuare anche oggetti piccoli e poco luminosi.
Attualmente il  telescopio è posto a North Oscura Peak una base di ricerca dell’aviazione USA su un’altura in New Mexico, ma il governo USA ha già firmato un accordo con quello australiano che prevede il futuro spostamento dello space survellaince telescope in Australia presso una stazione di comunicazione della marina situata in un punto particolarmente favorevole per il funzionamento del telescopio.
L’SST rimarrà naturalmente di proprietà della Aviazione degli Stati Uniti D’America ma manutenzione ed operatività saranno assicurate dall’Australia.

Roberto Todini

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