Dante Alighieri se ne andava il 13 settembre del 1321, a Ravenna, a causa della malaria che lo aveva colpito durante la sua traversata della Valle di Comacchio.
I libri di letteratura italiana sostengono che sia nato a Firenze nel 1265.
Purtroppo, la data precisa della sua nascita non è certa.
È possibile trarre qualche indizio leggendo la Vita Nova e nel primo cantico dell’inferno.
Nel mezzo del cammin di nostra vita,…
A quei tempi la metà della vita di un uomo si aggirava intorno ai trentacinque anni, e l’inizio del viaggio di Dante è dato nel 1300.
Il padre della lingua italiana è conosciuto principalmente per aver scritto la Divina Commedia, opera in cui narra il suo viaggio spirituale ed immaginario attraverso l’inferno, il purgatorio e il paradiso, dopo aver smarrito la strada a metà della propria vita.
La Commedia, in seguito rinominata Divina Commedia, è considerata anche la più grande e importante opera scritta in lingua italiana.
Attraverso i suoi scritti egli ha espresso e raccontato la cultura medievale attraverso la lirica del Dolce Stil Novo, infondendoli nella Commedia.
Usando l’allegoria viene descritta la vita umana, passando attraverso aspetti come la sofferenze e la dannazione, per arrivare alle pene di espiazione del purgatorio guidato dal poeta Virgilio e finalmente giungere alla beatificazione i paradiso dove incontra la sua amata e angelica Beatrice.
Beatrice, che il nostro Dante ha sempre amato da lontano, come vuole l’etica dell’amor cortese.
In quest’opera troviamo anche l’etica e la morale di questo grande pilastro della cultura italiana.
In tutto il mondo il “Sommo Poeta” rappresenta la cultura e bellezza della lingua italiana.
Dante non è stato solamente un grande scrittore, egli era infatti anche politico,linguista e filosofo, spaziando in molti aspetti della natura umana.
Le sue spoglie giacciono a Ravenna, nella tomba costruita per lui nel 1780 da Camillo Morigia.
Le sue opere però non smettono di vivere, ispirando racconti, romanzi, videogiochi e fumetti che prendono spunto dalle avventure di Dante per dare vita a nuove ed avvincenti trame.
Insomma, caro Dante, volente o nolente, sei destinato a continuare a vivere nelle trame delle storie che hai ispirato.
Jessica Tomatis