Questo è un invito rivolto a tutti gli amanti del rock intenzionati ad andare a visitare Copenaghen. Oggi, tra i tanti motivi che vi hanno spinto ad acquistare quel biglietto aereo, ne avrete uno in più. Infatti, a Roskilde, città nei pressi di Copenaghen dove si tiene il più grande festival di cultura e musica rock del Nord Europa, nel quartiere Musicon, si è inaugurata l’apertura del nuovo museo del rock, il Ragnarock.
All’interno degli spazi di un ex complesso industriale dismesso, vagamente desolante e abbandonato, caratterizzato da capannoni di cemento grigi, spenti e decadenti, ecco che si impone il Ragnarock in cui colori forti, esuberanti e appariscenti come il rosso e l’oro regnano sovrani.
Le facciate esterne dell’edificio di alluminio dorato che tanto ricordano i costumi trasgressivi ed esuberanti in oro borchiato delle rock star si contrappongono agli interni color rosso sangue, rosso come il morbido velluto che riveste le custodie interne delle chitarre.
In questo nuovo spazio espositivo, viene raccontata la storia, l’evoluzione e i cambiamenti della musica rock, dalla sua nascita negli anni ’50 fino ai giorni nostri. Il visitatore, da subito, viene immerso nelle atmosfere e nello stile di vita delle famose rock star. Ancor prima di entrare nel museo. Per accedervi, infatti, il visitatore deve cavalcare la passerella, il tanto amato e sognato Red Carpet, lungo circa 20 metri, l’emblema del successo e della fama.
Un vero e proprio percorso espositivo in cui viene unita la tradizione tipica di un museo alla sperimentazione e all’innovazione con mostre interattive e laboratori che coinvolgono direttamente il pubblico.
Nato dalla collaborazione di MVRDV e COBE, l’obiettivo principale di questo progetto è stato quello di dare vita, in un area urbana ormai destinata all’abbandono e alla decadenza, ad una vera e propria cittadella musicale in cui dare spazio ad artisti che vogliono far conoscere la loro arte e la loro musica. Creare, in 11mila mq un quartiere del rock che sia un vero e proprio punto di riferimento per gli artisti e musicisti di oggi e le generazioni di domani, un luogo destinato a momenti educativi, ricreativi e performativi all’insegna della musica e della cultura. Infatti oltre al museo, è prevista la realizzazione di altri due edifici chiave per la sede della scuola di musica del festival e per il quartier generale del Festival di Roskilde.
Non una semplice “mostra” ma una vera e propria esperienza capace di sorprendere e stupire il visitatore. Queste le parole di Jacob van Rijs di MVRDV:
“Ragnarock is the translation of rock music into architecture; the energy, the defiance, the statement. loud and in your face!”.
Giulia Simeone