Daniele De Rossi, il capitano della gente
Daniele De Rossi, legato dal 2001 alla Roma, della quale è il giocatore con il secondo maggior numero di presenze ufficiali di sempre dopo Francesco Totti, con i giallorossi ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Durante la sua carriera Daniele De Rossi si è laureato campione del mondo con l’Italia nel 2006. Con 117 presenze è, al 2017, il quarto giocatore italiano e il primo della Roma, con il maggior numero di presenze in nazionale. Con 21 goal è, inoltre, il calciatore non attaccante più prolifico nella nazionale del dopoguerra e il secondo in assoluto dopo Adolfo Baloncieri in tale particolare classifica. Nel 2006 fu nominato miglior calciatore giovane dall’Associazione Italiana Calciatori, mentre nel 2009 è stato da questa nominato migliore calciatore italiano. Nel 2012 fu inserito nella formazione ideale del campionato europeo di quell’anno. Daniele soprannominato “capitan futuro” perchè una volta giunto il ritiro di Totti sarebbe stato lui la guida per la roma, il nuovo capitano, il capitano del futuro che ha dato tutto alla sua Roma.
L’addio tra ombre e luci
“Voglio giocare. Ma le decisioni le prende la società, e vanno rispettate. Stamattina ho avuto 500 messaggi. Vedrò se c’è qualche offerta, ma al momento non ho direzioni particolari. Io mi sento un calciatore e mi ci sono sentito quest’anno. Ho ancora voglia di giocare a pallone, mi farei un torto a smettere adesso”
Daniele De Rossi per i tifosi giallorossi è stato un simbolo, uno dei pochi a reggere il confronto con Francesco Totti. Dunque questa scelta della società non è andata certamente a genio ai tifosi che hanno inondato i social della AS Roma e del calciatore capitolino con proteste. Fuori Trigoria i tifosi della Roma hanno accolto il giocatore-tifoso con urla e cori in suo nome DDR si è commosso dinanzi a tutti.
“Forse fra qualche anno mi vedrete sugli spalti con un panino ed una birra a tifare per i miei amici”
L’epilogo tragico amoroso sarà domenica 26 alle 20.30, dove per l’ultima volta il capitano porterà la sua particolare fascia personalizzata (contrastata dalla FIFA) al braccio, con la quale guiderà per l’ultima volta la barca giallorossa, prima di decidere se ritirarsi o no.
Kevin Schettino