Nonostante una lunga carriera costellata da vari premi e ruoli memorabili, Daniel Day-Lewis ha deciso di chiudere col mondo del cinema. A confermarlo, nei giorni scorsi, è stata la sua portavoce Leslee Dart con la dichiarazione di seguito riportata.
“Daniel Day-Lewis non lavorerà più come attore. È immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e sostenitori. La sua è una decisione privata su cui lui o i suoi portavoce non rilasceranno ulteriori commenti”.
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Negli anni ha avuto ruoli molto diversi tra loro, ma interpretati sempre magistralmente. Tra le sue pellicole più conosciute si ricordano Il mio piede sinistro (che gli valse il primo oscar), L’ultimo dei mohicani, Nel nome del padre e Il petroliere. L’ultimo oscar arriva nel 2012 con il ruolo da protagonista nel film Lincoln. Il suo ultimo film sarà, dunque, Phantom Thread, in uscita a dicembre.
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Daniel Day-Lewis: da attore ad artigiano ciabattino
Eppure, nonostante del tutto inaspettato, l’annuncio, non è comunque una novità per l’attore. Già qualche anno fa, infatti, decise di prendersi una pausa per fare il calzolaio in Italia.Verso la fine degli anni ’90 trovandosi a Firenze per vacanza, decise di voler apprendere da un noto artigiano di nome Stefano Bemer quest’arte. E proprio in quella bottega rimase per diversi mesi. A nulla valsero le richieste di amici e colleghi, che lo pregavano di rientrare a Hollywood per girare il film Gangs of New York. A detta di Bemer infatti la sua dedizione al lavoro era totale e inesauribile. Arrivò comunque il giorno in cui decise di ritornare per girare il film. Come regalo d’addio ricevette in dono una scatola con gli attrezzi da lavoro e le chiavi della bottega. Questo gesto, a detta dell’artigiano, lo fece scoppiare a piangere, sentendosi ormai a tutti gli effetti di casa con loro.
Il cinema mondiale perde un grande interprete, è vero, ma noi non possiamo che augurare a Daniel Day-Lewis una pensione ricca di serenità e soddisfazione per l’eccezionale lavoro svolto .
Emanuele Algieri