Wekeend ecologico in vista. Infatti, da venerdì 28 a domenica 30 settembre torna l’atteso appuntamento con “Puliamo il Mondo”. Questa lodevole iniziativa nata in Australia 26 anni fa, ha come obiettivo liberare dai rifiuti e dall’incuria gli spazi verdi e le aree pubbliche di molte città del mondo. La tutela riguarda anche i fiumi, le spiagge e tanti altri spazi verdi.
L’iniziativa in Italia
Dal 1994 nel Bel Paese è Legambiente ad occuparsi del progetto. Per aderire basterà cercare “Puliamo il mondo” associato al nome della località più vicina, o della regione, per trovare molte iniziative. Come capita ormai da anni, anche in questo weekend saranno in tanti a prendere parte all’evento. Giovani, anziani, amministrazioni locali, imprese e scuole sono pronte a dare il loro grande contributo.
Non solo pulizia
“Puliamo il mondo” è anche un’occasione per affrontare il temi estremamente delicati come la gestione sostenibile dei rifiuti, la loro riduzione attraverso l’uso degli imballaggi, la diffusione di una cultura ambientale e del bene comune.
Produrre quasi 2 kg di rifiuti a testa al giorno è un dato agghiacciante. La riduzione della produzione dei rifiuti è quindi il primo aspetto su cui intervenire se si vuole cambiare rotta e non inquinare i nostri paesaggi con pericolose discariche o intossicare l’aria con gli inceneritori.
Iniziative parallele
Nel corso degli anni oltre alla pulizia delle città e delle aree naturali sono nate pure altre idee come “Puliamo il buio”, organizzata da 13 anni dalla Società Speleologica Italiana. La finalità è quella di pulire dai rifiuti le aree naturali, solo che in questo caso sono quelle più inaccessibili, nascoste e difficili da raggiungere, ovvero le grotte.
Insomma, da nord a sud Italia il programma di riqualificazione è bello ampio. Al tempo stesso il resto del mondo si sta mobilitando per cercare in qualche modo di eliminare una delle piaghe più grandi che affliggono la terra.
Antonio Pilato