DaB sta per Didattica al Balcone. Suonano forti le parole del maestro Tonino che resiste ai disagi causati dal Covid-19 portando la scuola a domicilio ai suoi bambini. A Napoli infatti le scuole sono chiuse ormai da cinque giorni, per l’aumento dei contagi. Ma la sensibilità del maestro lo ha spinto a pensare ai numerosi bambini italiani che per mancanza di risorse economiche non possono accedere alla DaD, didattica a distanza. Tonino Stornaiuolo ci riporta ad un problema che affetta la nostra società: il Digital Divide.
Tutt’oggi sono molti gli italiani che non hanno la possibilità di accedere alle risorse tecnologiche, lasciandosi indietro. Ed è stata proprio la didattica a distanza a metterlo a nudo.
Si impara Rodari affacciati ai balconi
Tonino Stornaiuolo decide di non restare impassibile davanti alla sofferenza di Napoli. Così apporta un contributo alla comunità servendosi di ciò che solo un vero maestro può offrire: le sue parole. La vocazione del maestro Tonino lo induce a girare per i Quartieri Spagnoli di Napoli, e leggere ai suoi bambini le poesie di Rodari. Ma l’originalità dell’evento spinge tutto il vicinato ad affacciarsi ed ascoltare insieme ai bambini. La pagina Facebook del maestro a un giorno dall’evento è
affollata dai messaggi di genitori, di ascoltatori e concittadini che continuano a ringraziarlo per un regalo inaspettato in tempi di stenti e sofferenze.
La DaB come lezione di vita e di speranza
Il gesto di Tonino trascende la semplice lezione. Non solo per le modalità in cui è stata svolta, ma per il significato profondo che ha sprigionato. Si tratta di una lezione di coraggio, un messaggio di speranza rivolto a grandi e piccini. Un invito a non smettere mai di lottare, portando con sé quei valori che ci hanno accompagnato da sempre. Entro le parole del maestro riecheggiano amore, compassione, fiducia, vicinanza e dedizione. Ciò che può racchiudersi in una sola categoria: umanità. L’umanità che continua a sorreggere gli italiani, e che si affaccia dagli schermi dei computer e da quelli protettivi posti sul viso.
Elena Marullo