Da Sgarbi, Meloni e Scanzi fino alla Murgia: l’odio rompe l’equilibrio sulle giustificazioni e sulla comprensione delle loro azioni.
Vittorio Sgarbi vi ha detto per settimane che dovevate andare a Codogno senza mascherina, che tanto non vi succedeva niente.
“E vabbè, ma porello, è fatto così, ha diritto di parlare”. Per cui niente shitstorm, niente account devastati dagli insulti.
Andrea Scanzi ha fatto un video in cui dava dei cogli*ni a tutti quelli che erano preoccupati per il coronavirus, e diceva di essere incazzato perché per un’influenzetta gli avevano cancellato tutte le date in teatro.
“E vabbè, ma porello, lo dicevano pure Sgarbi e pure Salvini che era solo un’influenzetta”, quindi dai, perdonato, tutti molto comprensivi.
La Meloni ha perfino fatto un video mentre la Lombardia era già in piena emergenza dicendo oh, stranieri, non date retta ai giornali, qua a Roma se sta ‘na bomba, venire a visitare le nostre bellezze. Alcuni ci sono venuti davvero, tipo un gruppo di svedesi che s’è contagiato e s’è riportato il virus in patria. Però la Meloni, dai, porella, lo dicevano pure Vittorio Sgarbi e Matteo Salvini e Andrea Scanzi che non c’era pericolo, quindi niente shitstorm, pure lei è ancora lì tranquilla che pontifica.
Poi Michela Murgia fa due battute su Battiato in un contesto che il 95% dei commentatori non ha nemmeno capito bene, e allora daje all’untrice, seppelliamola di mer*a per 72 ore, una roba che proprio non vi date pace.
Ma vi posso fare una domanda?
Ma come ca**o funzionate, me fate capì?
Francesco Trento