“Da quassù la Terra è bellissima” è un graphic novel realizzato dal fumettista siciliano Toni Bruno. Il fumetto, edito da BAO Publishing, racconta la storia di Akim Smirnov, il primo cosmonauta russo che, in piena Guerra Fredda, sia riuscito nell’impresa di andare nello spazio per poi fare ritorno sulla Terra. Grazie a questo ragguardevole traguardo, l’uomo è diventato una leggenda vivente nell’Unione sovietica.
Tutti lo amano e tutti vorrebbero che facesse ritorno al più presto nello spazio per sottolineare, una volta di più, la supremazia tecnologica del proprio paese. Ma Akim ha un blocco psicologico particolare: non riesce più a volare. Il navigatore spaziale non se la sente di raggiungere nuovamente le “stelle” che lo hanno reso tanto noto in patria.
Pronto ad aiutarlo lo psicologo americano Franklin Jones. Americano? Si, il signor Jones, pur di fuggire alla chiamata alle armi obbligatoria dello Zio Sam verso il Vietnam, ha preferito il lavoro offertogli dai sovietici, quello di curare il cosmonauta Smirnov. I due rappresentano metaforicamente i paesi di provenienza: così diversi eppure caratterizzati dagli stessi dubbi circa il futuro dell’uomo. Inizialmente il rapporto tra i due è difficile proprio in virtù della loro diversa nazionalità. Ma lentamente si rendono conto di avere bisogno l’uno dell’altro. Inizia un viaggio, non più alla scoperta di ciò che sta fuori, ma di ciò che sta dentro, nella psiche dell’astronauta e del ribelle scienziato.
Entrambi faranno i conti con le proprie ansie, le aspettative che il loro microcosmo riversa su di loro. Paure, angosce e dubbi tormentano l’animo dei due protagonisti.
“Da quassù la Terra è bellissima” è una galassia da esplorare, ricca di fonti di luce, ma anche di zone d’ombra, si potrebbe dire dei “buchi neri”, in uno dei quali forse risiede l’inconscio. Tutto senza dimenticarci la ragione principale di questo viaggio: perché Akim Smirnov non vuole più tornare nello spazio?
Fonte: Dmitri Shostakovich – Waltz No. 2 (DjKwoko Remix)
Giuseppe Bua
Leggere la recensione m’ha fatto venire vogli di acquistare questo graphic novel