Da Lombroso a Sirius Black: cattivi si nasce o si diventa?

Se vi dicessi che Cesare Lombroso e Sirius Black sono pionieri della stessa teoria che induce l’uomo ad usare la violenza, voi cosa mi rispondereste?

Forse che sono matta, ma provate a rileggere attentamente questa frase:

Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi, ciò che conta è da che parte scegliamo di agire. E’ questo quello che siamo.

Così  Sirius Black  si rivolse ad Harry  nel film: “Harry Potter e l’ordine della Fenice”.

Durante gli ultimi episodi della saga,Il famoso mago aveva iniziato a notare un cambiamento nel proprio comportamento. Era più  nervoso, arrogante, impulsivo e tutto questo aveva quasi finito per trasformarlo in un’altra persona.

Se prestiamo attenzione al significato che racchiude questa frase, possiamo notare come il nostro comportamento sia in qualche modo influenzato sia da fattori esterni (ambiente sociale), sia da fattori interni (la personalità ed i processi mentali del singolo individuo).

E fu proprio per questo che  Harry Potter iniziò ad avere un atteggiamento sempre più violento e riluttante nei confronti delle persone a lui care, a causa di tutte le sofferenze e le perdite che aveva subito.

Certo stiamo parlando di un personaggio inventato dalla scrittrice J.K. Rowling , ma non è poi così distante dalla realtà.

Molti sono stati gli psicologi , i filosofi e gli scienziati che negli anni hanno studiato il comportamento dell’essere umano associato ai crimini.

Dalle innumerevoli ricerche iniziò a sorgere la domanda che da secoli ci perseguita:

Cattivi si nasce o si diventa?

Cesare Lombroso
Ma partiamo dal principio.

Uno dei primi esperti di antropologia criminale, nonché sociologo e filosofo dell’ Ottocento fu Lombroso.

Egli basò le sue teorie sul concetto di “criminale per nascita”, dichiarando nei suoi studi che l’atteggiamento violento era insito  nell’individuo con caratteristiche anatomiche tali da causargli anomalie nel comportamento.

In poche parole, lo studioso, affermò che l’inclinazione alla violenza derivasse da una patologia ereditaria e solo negli ultimi anni della sua vita prese in considerazione anche fattori ambientali, educativi e sociali.

Ovviamente l’idea che un individuo possa essere condannato sin dalla nascita a diventare una persona violenta non è molto confortante.

Eppure, secondo lo psichiatra e criminologo inglese Adrian Raine tutto ciò non risulta essere poi così assurdo.

Durante i suoi studi esaminò il cervello di centinaia di assassini e persone violente, riscontrando come in questi individui la corteccia prefrontale fosse meno attiva e l’amigdala fosse di dimensioni inferiori alla media.

Questo cosa vuol dire?

Secondo gli scienziati l’amigdala non è solo il luogo in cui vengono percepite le nostre emozioni, ma  è anche la sede in cui il nostro cervello interpreta le emozioni degli altri.

Se questa risulta essere inferiore alla media o presenti delle lesioni, potrebbe, secondo gli esperti, causare un appiattimento emozionale ed una riduzione della percezione della paura.

Dunque ,in qualche modo essa può essere considerata una causa di alterazione della nostra condotta, ma di certo non basta per classificare una persona come violenta.

Vi sono tantissimi fattori che devono essere presi in considerazione, poiché non è solo il fattore genetico a distinguerci, ma anche quello sociale.

Ed è proprio questo che in qualche modo Sirius Black cercava di dire ad Harry Potter e ,forse, un po’ a tutti noi. Quello che ci capita influisce sul nostro comportamento, ma siamo noi a decidere che tipo di persona vogliamo essere.

Siamo noi ad avere il potere di definire noi stessi e, per quanto il cervello umano sia ancora un organo misterioso, possiamo imparare a controllare i nostri impulsi. Che il nostro pensiero sia più vicino a quello di Lombroso o Sirius Black  non ha importanza, possiamo sempre scegliere da che parte agire.

 

 

Silvia Morreale

Exit mobile version