Con questo articolo si chiude la serie dedicata ai programmi delle liste che si presenteranno alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Dopo aver parlato dei quattro maggiori schieramenti presenti sulle schede elettorali è giunto il momento di presentare i movimenti e i partiti “minori”.
Unione Popolare con De Magistris
Unione popolare è una lista elettorale (con una prospettiva futura che va oltre il 25 settembre) costituita da vari partiti e associazioni tra cui DeMa, Manifesta, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista. Il suo programma (recuperabile per intero come tutti gli altri in questo articolo tramite i vari link) è spiccatamente di sinistra, diviso in 12 punti, con un totale di 120 proposte complessive.
Il capo politico è l’ex magistrato Luigi De Magistris, ma ci sono varie personalità fortemente impegnate nella campagna elettorale: Marta Collot di Potere al Popolo è una di queste. Lo slogan scelto è “L’Italia di cui abbiamo bisogno” e alcuni dei punti del programma sono:
- introduzione di un salario minimo legale di almeno 10 euro lordi l’ora (1600 euro al mese);
- abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi che incentivano la precarietà;
- abolizione della legge Fornero per giungere all’età pensionabile di 60 anni o 35 anni di contributi, con tetto massimo alle pensioni alte che pesano molto sulla spesa pensionistica;
- aumento delle pensioni minime a 1000 euro al mese;
- aumento del reddito di cittadinanza da 780 a 1000 euro al mese;
- stop immediato dell’invio di armi a tutti paesi in guerra e ritiro dei soldati all’estero se non autorizzati dall’ONU, che va rafforzata e sottratta ai veti incrociati delle superpotenze.
- operare per il superamento della NATO, per la sovranità nazionale con lo stop ad armi nucleari nel nostro Paese e per sostenere politiche di disarmo a livello globale, opponendosi all’aumento delle spese militari;
- riconoscimento dello Stato di Palestina.
Le liste più estreme
Ci sono poi una serie di movimenti che hanno posizioni estreme su alcuni argomenti fondamentali di politica interna ed estera.
La lista Italexit-Per l’Italia con Paragone , come evidenziato dal nome, propone l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea e la fine delle sanzioni alla Russia di Putin. Gianluigi Paragone, giornalista e senatore ex 5Stelle, ritiene fondamentale non dover rinunciare al gas russo e non vede alternative a quella fornitura. Un altro punto del programma di Paragone parla dell’abolizione del Green Pass e dell’obbligo vaccinale.
Queste ultime posizioni sono condivise da Vita ,nuovo partito della deputata no vax e negazionista del covid Sara Cunial (ex 5stelle famosa per le sue proteste).
In Italexit sono presenti molti candidati che si sono resi protagonisti dei disordini e delle manifestazioni contro quella che loro definiscono dittatura sanitaria. Sono inoltre presenti in lista, ma anche nell’organizzazione della raccolta delle firme, alcuni esponenti che arrivano da Casapound e che non rinnegano la loro ideologia neo-fascista.
A proposito di Casapound…
Un altro partito che rappresenta idee estremamente conservatrici è Alternativa per l’Italia-No Green Pass-Adinolfi Di Stefano-Popolo della Famiglia-Exit.
Come si evince dal nome, il partito è guidato dal giornalista ultracattolico Mario Adinolfi, contrario all’aborto e addirittura al divorzio. Queste posizioni sono seguite da altre idee appartenenti ad un ultra-fondamentalismo cattolico che si accompagna a posizioni di ultradestra. Posizioni ben rappresentate da Simone di Stefano, ex leader di Casapound e ora componente della galassia no vax e fondatore di Exit.
Un’altra forza antisistema e i partiti che la compongono
Un capitolo a parte merita la formazione denominata Italia Sovrana e Popolare. La lista politica sovranista, euroscettica, populista e no vax, racchiude al suo interno posizioni ideologiche molto diverse tra loro.
Le componenti di questa alleanza spesso definita “putiniana” e “rossobruna” per la convivenza di partiti estremi ed estremamente avversi, ma ritrovatisi nello stesso campo dopo la pandemia sono:
- Partito Comunista di Marco Rizzo;
- Ancora Italia, partito sovranista e populista guidato da Francesco Toscano e fondato nel 2019 insieme a Diego Fusaro (poi uscito dal partito);
- Riconquistare l’Italia, partito sovranista ed euroscettico;
- Azione civile di Antonio Ingroia;
- altri soggetti politici minori e vari esponenti del mondo no vax.
Italia Sovrana e Popolare è contraria all’obbligo vaccinale e al Green pass, propone l’uscita da Euro e Unione Europea ed è contraria all’invio delle armi in Ucraina.
I partiti figli di formazioni politiche storiche
Chiudono la lista dei partiti presenti alle elezioni due formazioni che hanno un forte richiamo a passate esperienze politiche.
La prima forza è la lista Mastella-noi Di Centro-Europeisti, che comprende il partito Europeisti, ma soprattutto la nuova creatura politica di Clemente Mastella, storico esponente della Dc, più volte ministro e attuale sindaco di Benevento.
Questa formazione parte da un radicamento al Sud e da temi di sviluppo per il Mezzogiorno, ma propone anche il reddito per le casalinghe.
Infine sarà presente anche il PCI di Mauro Alboresi. Uno dei tanti partiti post-comunisti che si definiscono eredi della politica e dell’ideologia del Partito Comunista Italiano prima della sua trasformazione in Partito Democratico della Sinistra, diventato poi Democratici di Sinistra e confluito nel Partito Democratico.
Un’ultima considerazione
La lista Referendum e Democrazia con Cappato è stata definitivamente esclusa dal voto. Le battaglie di Cappato possono essere condivise o meno, ma nessuno può negare la loro grande importanza civile.
Questa esclusione rimane un triste vulnus nella nostra democrazia, e insieme al problema dei fuorisede lascia un amaro in bocca che tutti avremmo voluto evitare.
Detto questo, buon voto a tutti e buona fortuna al nostro Paese.