Anche quest’anno il Natale è alle porte. Questa volta, però, volete fare le cose con calma, senza andare nel panico perché è il 22 dicembre e non avete ancora acquistato nulla, nemmeno per i propri pargoli. Quindi vi mettete in cerca di qualcosa che possa farli felici. Iniziate proprio dai bambini (e con largo anticipo) proprio perché credete di andare sul sicuro, comprando i giocattoli che quest’anno vanno di moda. E sareste molto saggi a comportarvi così…se solo aveste fatto i conti con i cybercriminali e i loro bot.
Giochi desaparecidos
Il New York Times, infatti, riporta il caso degli Stati Uniti, in cui prodotti popolarissimi tra i più piccoli sembrano essere totalmente scomparsi. Tra i giocattoli introvabili ci sono le Barbie Hello Dreamhouse (casa della nota bambola), le L.O.L. Surprise! Doll (una palla con dentro una bambola e relativi accessori), il Super Nintendo Entertainment System Classic Edition (lo SNES mini) ma soprattutto i Fingerling (scimmiette, bradipi o unicorni che si attaccano alle dita dei vostri bambini).
I cybercriminali sono i nuovi Grinch
A guastare le feste (letteralmente) ci pensa un gruppo di cybercriminali che hanno messo appunto una serie di bot. I bot di cui stiamo parlando sono software programmati per acquistare i giocattoli più richiesti dai bambini cercando su tutti i possibili negozi online, cercando sconti, offerte e quant’altro, per poi piazzare questi stessi prodotti su altri negozi online…a prezzi maggiorati. I Fingerling, che costano 15 dollari, vengono rivenduti al doppio o al triplo del prezzo, arrivando a casi limite in cui vengono piazzati a 5.000 dollari. Chiaramente le procedure di acquisto sono svolte a una velocità che un essere umano non potrà mai raggiungere. In sostanza, potreste ritrovarvi in una situazione in cui un secondo prima avete messo un giocattolo nel carrello e il secondo dopo non è più disponibile (perché un bot ha esaurito tutte le scorte in tempi record).
Tutto esaurito
Questi giocattoli sono infatti introvabili su Walmart e Target, note catene di negozi che operano negli Stati Uniti, ma anche su Toys “Я” Us, catena specializzata proprio nel commercio di giocattoli. Stranamente, però, su eBay e Amazon si trovano…non al prezzo di mercato. Amazon, in realtà, è contemporaneamente vittima e carnefice (inconsapevole). Infatti, anche il colosso dell’e-commerce è stato saccheggiato, solo che poi è stato scelto (insieme a eBay) per rivendere ciò che è stato acquistato.
La risposta delle catene
Walmart non ha rilasciato dichiarazioni. Target avrebbe preso delle contromisure, limitando il numero degli stessi prodotti acquistabili e utilizzando tecnologie specifiche per monitorare e prevenire l’attività di questi cybercriminali. Toys “Я” Us ha dichiarato che questi giocattoli sono ancora reperibili presso i propri negozi fisici, rifiutandosi di commentare la questione dei bot, affidandosi alle parole dell’Associazione delle industrie leader nel commercio al dettaglio, che in sostanza afferma che ci stanno lavorando su. Amazon – a quanto afferma – monitora la situazione dei bot cercando di limitare l’acquisto dei prodotti molto ricercati.
La frustrazione dei consumatori
È evidente che i consumatori siano abbastanza frustrati da questa situazione. Questa frustrazione ha portato alcuni politici locali ha invitare queste grandi aziende a sviluppare delle policy che possano prevenire il fenomeno e a pensare di sviluppare delle leggi che possano porre un freno a questo fenomeno. D’altronde non è la prima volta che si verifica qualcosa di simile. Anche quando uscì l’Xbox One X Project Scorpio Edition qualcuno decise di acquistarla e rivenderla su eBay a circa 100 dollari in più. A dicembre, proprio negli Stati Uniti, è passata una legge analoga (la cosiddetta Better Online Ticket Sales Act; BOTS Act) che rende illegale un comportamento simile relativo ai biglietti dei concerti (ricordate cosa successe per i concerti degli U2?). E voi come risolvereste il problema? Avete già acquistato i regali per i vostri bambini? Fatecelo sapere con un commento.
Davide Camarda