I legami tra la Curva Nord Milano, ovverosia il raggruppamento del tifo organizzato interista, e la malavita sono noti da tempo. Tra i casi più famosi ricordiamo ad esempio la vicinanza del direttivo della Curva con alcune famiglia della ‘ndrangheta, oppure l’omicidio di Vittorio Boiocchi, capo ultras ucciso per un regolamento di conti. Ora questi legami sembrano ampliarsi andando a coinvolgere anche gruppi di hooligans dell’est Europa, ultras legati ad idee di estrema destra e dediti a scontri clandestini con altri gruppi di tifosi.
I rapporti tra la Curva Nord Milano e la ‘ndrangheta
Il mondo del tifo organizzato, si sa, non è un posto privo di ombre. In particolare l’influenza delle cosche mafiose è molto forte, soprattutto nelle tifoserie delle squadre più blasonate che possono contare su un giro di soldi considerevole. Uno degli esempi più noti di questo fenomeno è la Curva Nord Milano, il gruppo di ultras dell’Inter, che negli anni ha visto avvicendarsi nel suo direttivo diverse figure legate alla criminalità organizzata e alla malavita milanese, primi fra tutti Vittorio Boiocchi e Antonio Bellocco.
Il primo, storico capo ultras nerazzurro, è stato ucciso nell’ottobre del 2022 da cinque colpi di arma da fuoco in un agguato sotto casa sua, nel milanese. A tutti gli effetti un regolamento di conti dovuto alla sua vita criminale: rapine, sequestri di persona, armi, droga e racket, queste erano le varie attività di cui si occupava Boiocchi. Il tutto condito da 26 anni di carcere ed una vita tra gli ultras nerazzurri, dove è stato protagonista di scontri violenti con le altre tifoserie, tra cui quello con gli ultras del Napoli in cui perse la vita Daniele “Dede” Belardinelli. Dopo la sua morte la Curva Nord Milano è stata riunita sotto un unico nome, con un nuovo direttivo che però non ha abbandonato i legami con il mondo criminale.
A fianco del nuovo direttivo figura infatti Antonio Bellocco, detto Totò, esponente della nota famiglia della ‘ndrangheta che negli anni è riuscita a ritagliarsi un ruolo importante nella economia meneghina. Bellocco, condannato definitivamente per mafia, è residente a Pioltello (città già sede di altre famiglie mafiose come i Maiolo ma anche storico ritrovo degli ultras) ed è stato più volte visto insieme ai nuovi capi della Curva Nord Milano (nella quale sembrerebbe avere anche potere decisionale), sia dentro che fuori lo stadio.
In particolare risalta la stretta amicizia con Marco Ferdico, uno dei principali volti della Curva con un precedente per droga, e con Andrea Beretta, per la procura l’ex braccio destro di Boiocchi e “capo militare” della Curva Nord. Un’amicizia molto forte, ad ora senza nessun rilievo penale, ma che non lascia certo indifferenti le forze dell’ordine che ben conoscono il giro d’affari di Bellocco, incentrato sull’associazione mafiosa.
Le amicizie con le tifoserie di estrema destra
Oltre ai legami con la criminalità organizzata, non è una novità quale sia l’ideologia politica del tifo organizzato nerazzurro. La Curva Nord Milano ha diversi esponenti vicini alle idee di estrema destra, come dimostrano ad esempio il gemellaggio (come dichiarato anche politico) con la tifoseria della Lazio e la militanza in CasaPound di alcuni leader della curva dell’Inter.
Ora, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, emergono nuove affiliazioni con gruppi di hooligans che condividono la stessa linea politica. Durante Inter-Juventus dello scorso 4 febbraio il direttivo della Curva Nord Milano avrebbe ospitato allo stadio un gruppo di hooligans bulgari, i “Bultras” del Botev Plovdiv, noti per essere filo-nazionalisti e per i loro scontri con gli altri gruppi di tifosi; i bulgari avrebbero poi preso parte alla guerriglia avvenuta dopo la partita, quando gli ultras nerazzurri hanno preso di mira gli autobus dei tifosi juventini con bottiglie, fumogeni e sassi, venendo poi allo scontro con la polizia, il quale ha portato a 48 daspo. E non finisce qui.
Secondo diverse intercettazioni i gruppi stanno gettando le basi per costruire “un gruppo di uomini disposti ad affrontare scontri fisici ogni volta che sia necessario, sia a mani nude che all’arma bianca”. Un gruppo della Curva Nord Milano unito e compatto, pronto a scontrarsi con le altre tifoserie, nel quale confluiscono non solo ultras ma anche criminali legati ai narcos ed esponenti del neo-fascismo milanese.
Se la curva è un posto per vedere la partita allo stadio in maniera più accesa e coinvolgente, la Curva non sembra essere altro che un’associazione che con il calcio ha davvero poco a che fare.