Curare l’hangover è davvero possibile?
“Rimedi per l’ Hangover” è la frase più ricercata sul web dopo aver alzato un po’ troppo il gomito. La festa è stata divertente ma nausea, mal di testa, stress e ansia sono il “prezzo da pagare” il giorno dopo.
I ricercatori dell’Università di Helsinki sono convinti di aver trovato una potenziale cura per i “postumi della sbornia”: gli integratori di L-cisteina. Secondo i risultati dello studio pubblicato sulla rivista “Oxford Academic of Alcohol and Alcoholism” l’assunzione di L-cisteina riduce nettamente gli spiacevoli sintomi dell’hangover.
I benefici dell’ L-cisteina
Il corpo metabolizza l’alcol creando un sottoprodotto tossico chiamato acetaldeide. Quando si beve più del dovuto il fegato (che deve neutralizzare l’acetaldeide) non riesce a tenere il passo e si manifestano i sintomi della sbornia per l’accumulo della sostanza tossica. L’ L-cisteina è un amminoacido dell’organismo umano e si trova anche in alcuni alimenti come uova, noci e latticini. Assunto come integratore alimentare fornisce al fegato la “spinta” di cui ha bisogno per elaborare l’acetaldeide evitandone l’accumulo: riuscirebbe quindi a curare l’hangover.
Lo studio finlandese: hangover e pillole di L-cisteina
I ricercatori dell’Università di Helsinki guidati da Peter Erikkson hanno reclutato diciannove uomini per lo studio e li hanno fatti letteralmente “ubriacare“. I volontari hanno trascorso il venerdì sera nella sala conferenze di un hotel, bevendo una potente combinazione di succo di mirtillo rosso e Koskenkorva, un alcol di cereali finlandese. Gli studiosi hanno somministrato a ciascun partecipante un numero di drink in base al peso corporeo (circa 9 dosi per un uomo di 70 kg) tale da provocare con certezza l’ hangover.
Ad alcuni uomini è stato somministrato un placebo, agli altri un integratore contenente 600 mg o 1200 mg di L-cisteina. La mattina successiva è stato chiesto ai partecipanti di rispondere a una serie di domande sui sintomi accusati.
I risultati sono molto interessanti
I ricercatori hanno scoperto che gli uomini che avevano ricevuto la pillola da 1.200 mg soffrivano meno di mal di testa, mentre quelli che avevano assunto la dose di 600 mg si sentivano meno ansiosi. Soddisfatti dei risultati dello studio gli scienziati dell’università finlandese hanno affermato:
“Gli effetti della L-cisteina sono unici e sembrano avere un futuro nel prevenire o alleviare i sintomi dell’ Hangover e ridurre il rischio di dipendenza da alcol”.
Malgrado la comprensibile felicità dei ricercatori di Helsinki e le speranze di tanti bevitori, lo studio effettuato ha però alcuni limiti nelle possibilità di curare l’hangover.
Il gruppo era composto da soli uomini (non si hanno dati sul sesso femminile) e alcuni di loro non hanno rispettato i limiti stabiliti continuando a bere anche al termine della sessione. Inoltre lo studio è stato finanziato dalla Catapult Cat, azienda produttrice di alimenti per gatti e integratori di L-cisteina che ha tutto l’interesse affinché vengano dimostrati i benefici dell’aminoacido per curare l’hangover.
Curare l’hangover è davvero possibile?
I sintomi del “dopo sbornia” variano da persona a persona ma dipendono anche dalla tipologia e dalla qualità di alcol ingerito. Serviranno quindi altri studi più approfonditi prima che l’integratore possa essere lanciato sul mercato. Nel frattempo gli esperti consigliano il consumo di superalcolici chiari (gin e vodka) rispetto a quelli scuri (vino rosso e rum) per ridurre il più possibile i postumi. In attesa di trovare in commercio il blister di L-cisteina “anti-hangover” l’unica cosa che si può fare per evitarlo è quella di bere con moderazione.
“Dum vinum intrat, exit sapientia”
Silvia Mulas