L’infezione da HIV che causa l’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è oggi una malattia trattabile, ma da cui ancora non si guarisce, ce lo ripetono continuamente in relazione alla leggerezza con cui si perpetuano e anzi sono tornate ad aumentare le condotte a rischio. Giorni fa è stato pubblicato su Science Translational Medicine un articolo che indica una possibile strada per arrivare a una cura dell’HIV definitiva che eradichi totalmente il virus.
Che cosa hanno scoperto i ricercatori
Lo studio è frutto di una collaborazione tra il programma di ricerca sull’HIV dell’esercito USA e la croce rossa thailandese. Senza entrare troppo nel tecnico, il funzionamento del sistema immunitario come sappiamo è complessissimo, il nostro sistema di difesa è composto da varie tipi di cellule, una varietà tale da far impallidire la Grande Armata Napoleonica (preferita dai collezionisti di soldatini per la varietà delle divise), in sintesi l’HIV uccide le cellule chiamate CD4+ T ma tutto il sistema immunitario funziona male, compresa l’incapacità da parte delle cellule CD8+ T di controllare la replicazione del virus. L’attenzione dei ricercatori si è appuntata proprio su queste ultime e hanno osservato che nelle fasi di infezione più avanzata dopo l’inizio della ART (terapia antiretrovirale) le cellule CD8+ T sono molto più presenti ed attive. Questo fino a due settimane dall’inizio dell’ART, ma dopo con il declinare della carica virale diminuiscono anche queste cellule che avrebbero lo scopo di impedire al virus di replicarsi.
Prospettive per un cura dell’HIV
Il problema quindi è che si controlla il virus ma non si arriva a un’eradicazione, l’HIV rimane come in riserva dormiente, ad esempio nel midollo, sempre pronto a tornare a replicarsi (ed infatti la terapia non si può mai interrompere), non ci vuole un genio per capire che se gli scienziati trovassero un modo per prolungare la vita, il periodo di alta differenziazione ed attività di questi particolari soldati del sistema immunitario (le cellule CD8+ T) e soprattutto il modo di attivarle nei primissimi stadi dell’infezione da HIV potrebbe rivelarsi la strada all’eradicazione totale del virus dall’organismo.
Roberto Todini
Eradicare non curare per i soldi questo è capiteloooo
Interessante, bravi.