Da qualche anno a questa parte siamo stati assaliti da programmi di cucina. Chef stellati come divi di Hollywood e appassionati di cucina che si sfidano a suon di forchette per diventare MasterChef dell’anno. Ascolti da urlo, sponsorizzazioni che fioccano messe in mezzo ad ogni scena come messaggi promozionali/subliminali. E noi tutti davanti alla Tv, perché la cucina piace a tutti, perché guardare la gente ai fornelli è rilassante. E perché tutti noi ci sentiamo un po’ chef stellati.
Ma c’è qualcuno che invece cucina proprio male. C’è qualcuno che ogni giorno tenta strane ricette, abbinamenti sbagliati e cotture improbabili. C’è qualcuno che ammette serenamente e con tanta ironia di non essere proprio in grado di preparare neanche un uovo al tegamino. E tutti questi qualcuno si sono uniti in un gruppo di Facebook che ora conta oltre 50.000 iscritti. Stiamo parlando del popolo di Cucinaremale. L’idea nasce per scherzo da Federico Briano, fondatore della pagina. Lo raggiungiamo, rigorosamente via Facebook, per fargli qualche domanda. Ma prima di sentire le parole di Briano, vi deliziamo con qualche esempio di Cucinaremale per farvi entrare pienamente nello spirito del gruppo, dove nessuno mente: i loro piatti fanno davvero schifo. Nonostante l’impegno.
Un bellissimo pastone, proposto da Claudia: cipolline Peperlizia, Philadelphia e salsa di soia. Solo per veri intenditori. I pastoni sono un grande classico della pagina. Quando ci sono vari avanzi nel frigo e la fame spinge, il cucinaremalista si cimenta con improbabili piatti: la fantasia non manca mai.
I piselli bruciati non si buttano. I cucinaremalisti non sprecano il cibo: dove possono recuperano. E così Roberto, munito di pinzetta, si è messo a selezionare uno ad uno i pisellini salvabili.
I dolci dei cucinaremalisti possono sempre trovare una brillante soluzione con un’abbondante spolverata di zucchero a velo, che copre tutto. Lo stesso vale con il parmigiano per i piatti salati. Una volta combinato il disastro, il cucinaremalista cerca sempre una soluzione economica e antispreco.
Come è nato Cucinaremale
Cucinaremale è nato per fare uno scherzo ad un amico che ai fornelli è molto bravo. Federico, che è il capostipite dei cucinaremalisti, voleva inviargli una foto di un piatto non proprio bellissimo. Così ha ben pensato di creare una pagina, Cucinaremale, per l’appunto e invitare l’amico ad iscriversi. Detto fatto. In pochi mesi Federico si accorge di non essere solo. Ecco cosa ci ha svelato…
L’intervista
Avresti mai pensato di riscuotere così tanto successo?
No, non pensavo, il primo balzo in avanti è stato quando siamo finiti sulla homepage di repubblica.it per un giorno intero! Tutto è successo in maniera naturale, senza cercare “di avere successo”, il gruppo mi diverte nella sua spontaneità, come i nostri piatti, ogni piatto mal riuscito mi diverte come la prima volta!
Chi sono i cucinaremalisti? Qual’è il piatto che hanno postato che, pur essendo tu il creatore della pagina, hai pensato: questo è davvero troppo!
I cucinaremalisti siamo noi! È curiosissimo vedere come condividiamo non solo lo stile in cucina, ma anche gli alimenti, le stoviglie e gli arredi! Ogni piatto è come un fuoco di artificio, ti stupisce sempre. È doveroso ricordare comunque il “pollo della De Girolamo” e il “pesce esploso” di Michele Gullotta
Se escludiamo gli spammer finanziari e i troll è rarissimo che si arrivi al ban, CucinareMale è un gruppo di persone vere e mi fa piacere vedere come, nelle discussioni più accese, prevalga spesso il buon senso. Certo quando provano a fare apposta a mettere piatti brutti, ed alcuni troll lo fanno, finiscono alla porta!
Federico ci tiene molto a ringraziare e citare Fabrizio Luglio e Ivan, i suoi partner in crime sin dall’inizio e anche la sorella, Vanessa Briano, che da qualche tempo è stata inserita negli amministratori. Del resto con più di 50.000 cucinaremalisti, di lavoro ce n’è tanto…..
Marta Migliardi