Cuccioli adorabili e come salvarli: gli animali bruttini rischiano l’estinzione

cuccioli adorabili

Quante volte avete cercato su Google “cuccioli adorabili”?

Soprattutto quando si hanno bambini, o si è alla ricerca di un amico a quattro zampe da adottare, cuccioli adorabili diventa una delle chiavi di ricerca.

La cosa sarebbe anche comprensibile se si fermasse qui. Il problema nasce quando i cuccioli adorabili diventano anche il criterio per la salvaguardia degli animali in via d’estinzione.



Se pensate che ragni e crostacei non siano importanti per gli ecosistemi vi sbagliate di grosso. Molti esemplari di queste specie animali sono in via di estinzione, eppure non godono degli stessi vantaggi economici riservati ai mammiferi.

Come se non bastasse, lupo, lince e orso bruno, da soli, ricevono gli stessi finanziamenti di tutte le specie di invertebrati messi assieme. Lo ha evidenziato un’indagine sulla Direttiva Habitat dell’Unione Europea.

Come si legge sul sito del Ministero dell’Ambiente, lo scopo della Direttiva è:

salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato.

The Guardian ha riportato una ricerca pubblicata sulla rivista Biological Conservation. Secondo questa ricerca più del 40% delle specie di insetti nel mondo rischia di estinguersi nei prossimi decenni. Un tasso del genere risulta essere otto volte più veloce di quello di mammiferi, uccelli e rettili.

Il nostro Pianeta si trova addirittura all’inizio della sesta estinzione di massa della storia.

Le principali cause di questa situazione sono, innanzitutto, la perdita dell’habitat a causa di urbanizzazione e conversione all’agricoltura intensiva. Seguono inquinamento, fattori biologici e cambiamento climatico. L’estinzione degli insetti e degli invertebrati in generale porterebbe ad un catastrofico collasso degli ecosistemi della natura.

Sempre secondo la stessa ricerca, negli ecosistemi terrestri lepidotteri, imenotteri e scarabei stercorari sono i più colpiti. Tra gli insetti acquatici, invece, quelli maggiormente minacciati sono Odonati, Plecotteri, Trichotteri ed Epemerotteri.

un ripensamento urgente delle attuali pratiche agricole, in particolare una seria riduzione dell’uso di pesticidi e la sua sostituzione con pratiche più sostenibili ed ecologiche. Inoltre, dovrebbero essere applicate tecnologie efficaci di bonifica, per pulire le acque inquinate sia in ambienti agricoli che urbani.

Questa è la soluzione proposta dai ricercatori per cercare di scongiurare un danno di tale portata agli ecosistemi. A quanto pare, se dovessimo trovare un ragno in salotto faremmo meglio a non schiacciarlo, anche se è un po’ bruttino.

Mariarosaria Clemente

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