Secondo nuovi studi, le aziende britanniche hanno registrato un aumento delle vendite internazionali dal momento che il Regno Unito ha votato per lasciare l’UE durante lo scorso mese di giugno.
La società di pagamento online PayPal, ha rivelato che le piccole e medie imprese (PMI) nel Regno Unito hanno registrato il più alto numero di vendite internazionali tramite PayPal, a causa del crollo del valore della sterlina che ha caratterizzato la fase post-Brexit, questo, ha reso i prodotti più economici per gli acquirenti stranieri.
L’importo derivante da acquirenti stranieri è aumentato del 10% dal mese di gennaio a quello di giugno 2016, il tasso di crescita è poi addirittura triplicato al 34% nei mesi che vanno da luglio a dicembre 2016.
Mark Brant, amministratore delegato di PayPal UK, ha dichiarato che le PMI on-line sono ben attrezzate per fronteggiare le imprevedibili condizioni di mercato a seguito del risultato del referendum Brexit. “Naturalmente i prezzi più bassi hanno giocato un ruolo importante nel promuovere le vendite internazionali, ma ci sono stati molti altri fattori che hanno contribuito alla crescita del dato”, ha detto Brant. “Le piccole imprese che sono state nella posizione migliore per beneficiare dell’afflusso di acquirenti internazionali sono quelli che avevano già adattato i loro negozi al commercio elettronico, così, da consentire ai clienti di navigare nella propria lingua, e pagare nella propria valuta”.
Intanto, secondo un sondaggio di oltre 60 banche e istituti di ricerca condotto da Reuters, la sterlina, che è già in calo del 17% nei confronti del dollaro e il 12% nei confronti dell’euro dopo il voto Brexit, non segnerà una ripresa in tempi relativamente brevi, addirittura, Deutsche Bank ha previsto che la sterlina crollerà a 1,14 $ una volta che l’articolo 50 (l’articolo che prevede un meccanismo di recesso volontario e unilaterale di un paese dall’Unione europea) verrà attivato.