Bitcoin a ribasso il primo giorno del mese, tocca i 10 mila dollari e mezzo e il motivo è incredibile. La colpa di questo risasso, a detta degli esperti, consisterebbe in una notizia killer diffusa settimana scorsa a Tokyo e arrivata in Italia solo poche ore fa.
Bitcoin non è il vero protagonista del furto successo a Tokyo
La piattaforma di scambio di criptovalute Coincheck, ha ammesso di essere stata attaccata da alcuni hacker che hanno avuto la capacità di rubare circa 530 milioni di dollari di NEM, una nuova criptovaluta giapponese. Insomma, mezzo miliardo di danni nel mondo delle monete virtuali, sicuramente non tanto, eppure ha destabilizzato l’equilibriorio economico di alcuni investitori, che impauriti avrebbero venduto su più piattaforme le loro criptovalute, in primis il Bitcoin.
A parlare della situazione criptovalute e Bitcoin ci ha pensato anche Markus Mueller, Global Head of Investment di Deutsche Bank Wealth Management. La sua ultima intervista a Bloomberg è stata chiara, il messaggio Deutsche Bank è di stare lontani dalle criptomonete, troppo pericolose:
“Non lo consigliamo, è solo per investitori che investono speculativamente – ha detto – spiegando che il problema è la mancanza di alcuni protocolli di sicurezza – . Per chi investe in questi strumenti, esiste un rischio realistico di perdita totale”. Un messaggio molto forte da dare a tutti gli utenti e investitori meno esperti che si lasciano guidare dal tormentone Bitcoin”.
Molti pensano in una svolta del settore economico grazie al bitcoin e alla blockchain, ma spesso si dimenticano di tutti i rischi reali che circondano il mercano finanziario delle monete virtuali. Diversi istituti stanno condividendo da tempo il messaggio di vigilare e regolamentare con accortezza la situazione creatasi. Tra chi la definisce bolla speculativa e chi ci crede fermamente tanto da definirla rivoluzione, la criptovaluta continua a resistere con grandi oscillazioni. Il Bitcoin rimane la criptomoneta regina per il momento, non resta altro che aspettare nuovi sviluppi in questo misterioso mercato.
Jacopo Pellini