Il famoso bronzo, opera di Guido Galletti, sito a 18 metri di profondità nelle acque della baia dell’abbazia di San Fruttuoso di Camogli (GE), è stato ripulito dalle incrostazioni che lo ricoprivano, coinvolgendo un ampio numero di partecipanti ed utilizzando un metodo differente da quelli precedentemente usati sulla statua.
L’intervento ha visto la collaborazione tra Vigili del Fuoco e i gruppi di sommozzatori della Marina Militare, della Guardia Costiera, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, affiancati dal Servizio Tecnico per l’Archeologia Subacquea (STAS) della Soprintendenza della Liguria e dai biologi dell’ARPAL (Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente Ligure), la cui partecipazione rappresenta una novità rispetto agli altri interventi passati.
Gli organismi marini sono stati rimossi dal Cristo con un’idropulitrice collegata ad un compressore in superficie: questo metodo, che sfrutta la pressione dell’acqua, permette di pulire il substrato di metallo senza l’uso di agenti chimici abrasivi o di spazzole di ferro (quest’ultimo sistema veniva utilizzato prima che la statua finisse sotto la tutela della Soprintendenza), che danneggerebbero la scultura e rischierebbero di inquinare l’ambiente.
La pulitura della scultura è rientrata nell’ottica delle immersioni ordinarie di allenamento e addestramento dei subacquei coinvolti, non rappresentando perciò un intervento straordinario; inoltre, i biologi dell’ARPAL hanno avuto l’occasione di poter prelevare dei campioni per uno studio approfondito sul processo del cosiddetto biofouling, ossia la formazione delle incrostazioni biologiche marine che interessano i manufatti sommersi.
Il Cristo degli Abissi rappresenta un punto d’interesse per la comunità dei subacquei, sia per la bellezza del paesaggio sommerso in cui l’opera è collocata, sia per il suo valore simbolico: infatti essa è stata posta nell’ormai lontano 1954 da Duilio Marcante e da coloro che ora sono considerati i pionieri della subacquea ligure, a memoria di tutti coloro che hanno perso la loro vita in mare e che ad esso hanno dedicato tutta la loro vita. Per questo è il luogo che registra il maggior numero di immersioni nel Mediterraneo ed è celebre in tutto il mondo.
Qui sono visibili le immagini dei subacquei in azione.
Barbara Milano