Crisi alimentare: tra gli effetti collaterali del Covid-19 c’è anche questo

Crisi alimentare

La pandemia ha completamente stravolto il nostro mondo, ma mentre tutti si occupano di preservare la salute fisica, propinando idee di buona e sana alimentazione, molti altri si trovano a dover affrontare un mostro, spesso mai conosciuto prima: la fame.

È crisi alimentare. E no, non è crisi alimentare nei paesi del Terzo Mondo. Non solo, quantomeno.

È crisi alimentare tra noi, nelle vie delle nostre città: Milano, Roma, Palermo, Torino, Genova etc etc…

Sono tante le realtà italiane che quotidianamente si occupano di distribuire pacchi alimentari o semplicemente pasti caldi ai più bisognosi.

Ma chi sono “i più bisognosi”? Siamo abituati a pensarli senza una fissa dimora, in situazioni di grave indigenza economica e magari anche con qualche problema di salute fisica…

Tuttavia, questo non è ciò che ci dicono i dati oggi.





Oggi, è crisi alimentare anche tra le famiglie meno sospettabili. Oggi, chi si trova costretto a chiedere aiuto è spesso spaesato quando riceve il suo primo pacco alimentare. Si presenta vestito bene, impreparato a quella nuova realtà che si trova ad affrontare.

Lo sanno bene i volontari del Comune di Milano, che ogni giorno lavorano per garantire assistenza e sussistenza a chi ne ha bisogno.

Già dal 2015, il Comune di Milano ha attivato una politica alimentare come strumento di supporto al governo della città, promosso in sinergia con la Fondazione Cariplo. Lo scopo è quello di garantire a chiunque l’accesso ai pacchi alimentari, rendendo più sostenibile possibile il sistema milanese.

Durante la prima ondata si era registrata una situazione già drammatica. Tra il mese di marzo e quello di giugno, sono state donate circa 600 tonnellate di cibo, ossia circa 600 mila pasti distribuiti a più di 6 000 famiglie dichiaratamente in difficoltà economiche.

La Fondazione Banco Alimentare è una onlus tutta italiana che si occupa del recupero e della raccolta di generi alimentali, al fine della loro redistribuzione sul territorio.

Il direttore di Banco Alimentare Lombardia, Marco Magnelli, ha dichiarato che, a causa della pandemia, i numeri maggiori si sono registrati nei territori a grande urbanizzazione.

Tra le grandi città, potrebbe sorprendere trovare anche Milano. La città e il relativo hinterland sembrano assorbire quasi il 50% degli aiuti alimentari messi a disposizione.

Banco Alimentare Lombardia ha registrato un incremento delle richieste di cibo pari al 40%. Intere famiglie letteralmente dilaniate dal virus.

Un virus capace di togliere non soltanto la salute fisica, ma anche quella psicologica e mentale.

Un virus che ha tolto a intere famiglie la forza di andare avanti, la possibilità di trascorrere notti tranquille, di garantire un domani e un futuro ai propri figli.

Questa è l’altra faccia della pandemia.

Giorgia Battaglia

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