L’attesa è terminata. Dopo due anni di annunci, progetti e lavori, Carlo Cracco, finalmente, inaugura il suo nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele, una delle location più prestigiose di Milano. Un locale polivalente che non si occupa solamente di alta cucina, ma dà spazio al caffè, alla pasticceria, alla cioccolateria e ha anche un salone privato per ospitare eventi esclusivi.
Un’inaugurazione in grande stile per uno dei cuochi più famosi d’Italia che quest’anno ha dovuto rinunciare al suo ruolo di giudice a Masterchef e si è visto togliere d’ufficio una stella Michelin. Alla conferenza stampa hanno presenziato il socio Lapo Elkann, il sindaco Giuseppe Sala, gli architetti dello studio Peregalli e, per aggiungere un po’ di spettacolarità, anche Fabio Fazio.
Il passaggio dalla sala seminterrata di via Victor Hugo alle luci sgargianti della Galleria ha comportato un progetto faraonico e un cambiamento estetico radicale. Dalle linee essenziali e sobrie del primo ristorante si passa ad un connubio architettonico tra la seconda metà dell’Ottocento e Gio Ponti che porta la grande firma di Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli. A detta dello staff dello chef:
“Uno stile milanese al tempo stesso sobrio, raffinato e leggero, presente nell’immaginario a livello intuitivo.”
I due piani del locale
Il locale si estende su due piani. Subito all’entrata sono situati il Cafè e lo spazio dedicato alla pasticceria allestiti entrambi in perfetto stile parigino dell’800. Il luogo ideale per la prima colazione, per pranzi veloci e cene informali data la proposta gastronomica semplice. Salendo le scale, invece, si ha la possibilità di accedere al ristorante articolato in tre sale e due privè. Il menù sarà all’insegna della continuità, non mancheranno piatti del repertorio classico dello chef come l’insalata russa caramellata, tuorlo d’uovo marinato, il risotto allo zafferanno e midollo ed il rombo in crosta di cacao. Infine, il secondo piano, cui si accede dal cortile in via Pellico, è riservato esclusivamente per le occasioni importanti e le feste private. Una sala teatrale dove non è presente alcun arredamento fisso così da poter cambiare aspetto molto più facilmente.
“E’ il primo progetto tutto mio. Mio e di Rosa. Un lavoro che ha richiesto molto tempo e molta passione. Oggi i locali sono tutti minimalisti, asciutti, essenziali. A me piaceva invece quello che facevano questi architetti e ho voluto una cosa così anch’io. Qualcosa che ricordi che cos’era questo luogo”.
Le porte dell nuovo bistrot di Carlo Cracco sono aperte a tutti a partire dal 21 febbraio dalle 8 alle 22 sette giorni su sette. Ad aprile, inoltre, partirà il progetto artistico “Galleria Cracco” in collaborazione con Paridevitale e Sky Arte HD. Egli infatti metterà a disposizione uno spazio dove la creatività farà da filo conduttore tra cibo, architettura e arte. Tre delle vetrine più viste di Milano ospiteranno i lavori di una serie di artisti italiani contemporanei mostrando così tutte le eccellenze italiane.
Silvia Barbieri