Costumi sardi: le tradizioni ritrovate nelle principali capitali della moda

Costumi sardi

I costumi sardi vestono gli scatti di Lucio Aru & Franco Erre per una campagna volta a espatriare nel mondo le tradizioni e i colori Made in Italy.

Costumi sardi come palcoscenico di una tradizione centenaria nel progetto “Beltimentas” promosso dalla Compagnia B. Diretto da Micaela Deiana e realizzato grazie al contributo economico della Regione Sardegna.

Parigi è la prima tappa del progetto che, i primi giorni di Marzo ha inaugurato i fotogrammi in una delle principali capitali della moda. Gli scatti dei fotografi Lucio Aru & Franco Erre (espatriati a Berlino dal 2003 ) continueranno il loro lungo viaggio verso Mosca, dal trenta Marzo al primo Aprile.  E successivamente a Doha, in Qatar il cinque e sei Aprile.

Il Winzavod Center for Contemporary Art ospiterà la mostra fotografica e l’esibizione teatrale.

Alice Capitanio è la regista della performance teatrale “The dress of memories” che avrà lungo nelle tre tappe in cui le fotografie dei costumi sardi saranno mostrate al pubblico. L’idea è quella di raccontare l’isola della Sardegna attraverso i suoi abiti tipici, alcuni legati alle antiche tradizioni. Un’esperienza sensoriale permetterà al pubblico di indossare e toccare gli abiti per immergersi totalmente nell’atmosfera Made in Sardinia.

Inoltre grazie alla  collaborazione della Sardegna Film Commission saranno presentati alcuni film realizzati e prodotti in Sardegna. Tra cui: Janas – Storie di donne, telai e tesori per la regia di Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti, Stefano MassariLa stoffa dei sogni e Le favole iniziano a Cabras un documentario diretto da Raffaello Fusaro.

Interpretare i costumi sardi raccontando la storia di un popolo

Come spiega Alice Capitanio“Con l’intermediazione della fotografia e del teatro questi preziosi abiti possono farsi spazio nel mercato della moda”. Organza, velluti, corpetti e gonne plissettate saranno presentati al pubblico nei colori vivi della festa ma anche in quelli neri e cupi del lutto.

 

                                                                                                                               Federica Verdoliva

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