C’è una settimana dell’anno in cui gli eroi di film e fumetti, i personaggi di manga e anime e gli avatar dei videogiochi diventano reali: è la settimana dei Cosplay Comics. Ogni città o capitale nel mondo una volta l’anno, si prepara ad ospitare grandi eventi interamente dedicati al mondo fantasy. La particolarità di questi eventi è il fatto che i veri protagonisti sono proprio i fan, che prendono il nome di Cosplayer, travestendosi dai loro personaggi preferiti. I loro costumi sono spesso handmade, realizzati con l’obiettivo di creare la performance più bella e più somigliante alla propria fonte d’ispirazione.
Libero sfogo alla fantasia
L‘unica regola per un outfit perfetto, è che non ci sono regole. Che si tratti di amanti dei personaggi della DC come Superman, o di anime come Dragon Ball, ma anche di fan di Johnny Depp in Jack Sparrow, o della principessa Elsa del cartone Disney Frozen, il regno dei Comics li include tutti. La massiccia presenza di fan di manga e anime giapponesi, ha portato molti appassionati a “colonizzare” l’evento, tanto che molti identificano le sue radici nella Terra del Sol Levante. Ma è davvero così? Andiamolo a scoprire con un breve excursus nella storia del Cosplay.
Viaggio alle origini dei Cosplay
Sfatiamo i miti: l’America è la terra alle origini dei Cosplay. Nel 1939 Los Angeles ospita il primo Worldcon, la più longeva fiera della fantascienza al mondo. Diventano noti i nomi di Myrthle R. Douglas e Forrest J. Ackerman, che indossano abiti artigianali ispirai al film fantascientifico “La vita futura”. Da quel momento gli appassionati cominciano a partecipare alle edizioni successive e ad eventi simili nelle vesti dei loro personaggi preferiti. Negli anni Settanta anche in Giappone alcuni appassionati fanno capolino a manifestazioni simili nei panni dei loro eroi, specializzandosi sempre più nel settore manga e anime. Oggi è infatti possibile incontrare ed immortalare i migliori Cosplayer che si danno appuntamento ogni domenica nel quartiere di Harajuku, a Tokyo.
Il Giappone e il termine “Cosplay”
In occasione del Worldcon 1984, lo scrittore ed editore giapponese Nobuyuki Takahashi rimane sempre più perplesso a causa della mancanza di una parola che designasse l’hobby di creare costumi a tema durante gli eventi. Secondo Takahashi, né la parola giapponese “kasou” né quella americana “masquerade”, che rispettivamente significano travestirsi e mascherarsi, si prestavano a descrivere il fenomeno. Così in un articolo della rivista “My Anime”, coniò il termine Cosplay, in giapponese “kospure”, che fonde le parole Costume e Play. La parola fece presto il giro del mondo. Quanto alle origini del Cosplay per come noi lo conosciamo, possiamo vederlo come ibridazione tra la cultura occidentale e quella orientale, che entrando in contatto grazie alla passione dei fan, hanno dato vita a pratiche e prodotti culturali dinamici e originali, talvolta intramontabili.
Elena Marullo