COSO, il contraccettivo maschile

Contraccettivo femminile in varie forme senza COSO

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COSO la nuova frontiera maschile dei contraccettivi.

COSO, il contraccettivo maschile, è un progetto nuovissimo ed interessantissimo.
In cosa consiste e come funziona?
Bisogna fare una premessa. Si parla in maniera binaria di “maschile” e “femminile” per rifarsi al linguaggio utilizzato nei social e siti del prodotto stesso.
Si tratta di un piccolo oggetto dalla forma concava. La persona che deve usufruirne lo riempie d’acqua, fino al segno indicato. Dopodiché, cliccando sul pulsante di avvio, lo si lascia riscaldare. Una volta pronto vi si dovranno immergere i testicoli per una determinata quantità di tempo, generalmente di pochi minuti, monitorabile anche tramite l’applicazione annessa ed il gioco è fatto.
COSO sfrutta gli ultrasuoni come metodo contraccettivo. Si tratterebbe, infatti, di un metodo privo di ormoni ma che sarebbe in grado di alterare momentaneamente la spermatogenesi. Non solo è perfettamente sicuro e veloce, ma anche reversibile.
Ad oggi i metodi contraccettivi cosiddetti maschili disponibili sono l’utilizzo dei preservativi e la vasectomia, che è un procedimento irreversibile.
Moltissimi tentativi di proporre sul mercato contraccettivi maschili non sono andati a buon fine non tanto per ragioni di salute, quanto perché ritenuti poco intuitivi o facili da usare. COSO vuole rappresentare un cambiamento in questa direzione.

Il processo di creazione

Per ottenere l’attuale risultato finale, COSO è stato progettato collaborando con più figure. Per il design è stato fondamentale il feedback da parte dei potenziali clienti. Sono stati, infatti, chiamati all’appello 422 uomini cis,  tra i 25 e 30 anni, per contribuire attivamente alla creazione del dispositivo.
La creatrice ed ideatrice, Rebecca Weiss, ha inoltre lavorato assieme a urologi, andrologi ed altre figure specializzate, per ottenere il miglior risultato possibile.
La partecipazione di coloro che dovrebbero usufruire di questo dispositivo al processo creativo è stata fondamentale per renderlo più intuitivo possibile.
Un’altra maniera nella quale si sta cercando di rendere accessibile COSO è tramite la pubblicità social ( Instagram) e la creazione di un sito web, momentaneamente in lavorazione.
La creatrice di questo prototipo, Rebecca Weiss, ha avuto l’idea a seguito di esperienze personali. Per via di problemi di salute connessi all’assunzione della pillola contraccettiva, si era trovata a doverla interrompere. Da lì, riflettendo assieme al suo partner e basandosi su studi già esistenti, è nato COSO.

L’impatto sociale di un contraccettivo maschile

Ancora oggi la contraccezione viene spesso percepita più come un problema prettamente “femminile”, più che di coloro che hanno rapporti sessuali. Ciò è strettamente connesso alla forte influenza che il patriarcato ancora esercita sulla società.
I metodi contraccettivi comunemente utilizzati dalle donne (cis), però, hanno spesso un impatto sulla salute fisica e mentale non da poco. Partendo da sintomatologie ed effetti collaterali più blandi, come aumento di peso o acne, a squilibri ormonali a lungo termine ed altre importanti problematiche di salute.
Inoltre tendono ad essere o molto costosi economicamente o, in alcuni casi, anche fisicamente invasivi.
Rendere responsabili e consapevoli anche gli uomini (cis), toglierebbe un peso non da poco e non alla pari dalle spalle delle donne. In moltissimi Paesi l’aborto ancora è vietato (anche in caso di stupro o problemi di salute), oltre ad essere un tabù. Potenzialmente un uomo (cis) può generare molte più gravidanze, rispetto ad una singola donna, quindi spartire in maniera più adeguata le responsabilità sarebbe sensato.
Sarà solo il tempo a dimostrare se un metodo contraccettivo come COSO possa effettivamente andare in porto o meno, però parlarne è il primo passo per scoprirlo.

Flavia Mancini

 

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