La corruzione nel mondo è un fenomeno che coinvolge molteplici aspetti ed è quindi difficile darne una definizione precisa e completa. Tuttavia, al centro della maggior parte delle definizioni di corruzione c’è l’idea che un atto che implichi l’abuso del potere affidato a fini di lucro.
Sebbene i dati a lungo termine sulla corruzione siano molto limitati, esempi storici suggeriscono che la corruzione esiste da quando esistono le società moderne.
La natura non etica e illegale della corruzione comporta una difficoltà elevata nel misurarla oggettivamente. I dati sulla corruzione nel mondo di solito provengono dall’osservazione diretta (documenti delle forze dell’ordine e simili) o da indagini sulla percezione (sondaggi dell’opinione pubblica o valutazioni di esperti).
Nonostante una precisa valutazione sia ardua da compiere, è noto che esiste una chiara correlazione tra percezione e comportamento. Quindi, i dati sulla corruzione disponibili forniscono informazioni preziose che, se interpretate con attenzione, possono dirci qualcosa di importante sul nostro mondo e contribuire allo sviluppo di politiche efficaci.
Attraverso i dati forniti da World Word in Data, proviamo ad analizzare l’argomento.
Dove c’è più corruzione?
Il grafico sottostante mostra l’indice di percezione della corruzione. Esso valuta i paesi su una scala da 0 a 100, dove 0 significa che un paese è percepito come altamente corrotto e 100 significa che un paese è percepito come molto pulito.
Come si può vedere i cinque Paesi con i punteggi più alti (e quindi percepiti come i più “puliti”) sono Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Singapore e Svezia. All’altro estremo, i paesi con i punteggi più bassi (e la più alta corruzione percepita) sono Somalia, Siria, Sud Sudan, Yemen e Corea del Nord.
Nel periodo di tempo 2012-2018(ovvero il periodo dell’analisi), i punteggi sono abbastanza stabili e i cambiamenti drastici nella classifica non sono molto comuni. Escluse alcune eccezioni come il Myanmar.
Sul sito di Our World in Data si può visionare il grafico sotto varie forme e con l’indice di ogni anno(dal 2012 al 2018).
Quali istituzioni vengono percepite come più corrotte?
Il grafico sottostante presenta, per istituzione, i dati aggregati globali. I numeri corrispondono alla percentuale di intervistati che pensano che “la maggior parte” o “tutte” di ciascuna istituzione sia corrotta nel proprio paese d’origine.
In che modo la corruzione influisce sul reddito dei poveri?
Per chi non ha soldi e legami, pagare anche piccole tangenti per accedere ai servizi pubblici di base come la sanità pubblica o la polizia, può avere conseguenze importanti. La piccola corruzione sotto forma di tangenti agisce spesso come una tassa regressiva, poiché l’onere in genere ricade in modo sproporzionato sui poveri.
Un analisi condotta utilizzando i dati dell’Ecuador ha dimostrato che le famiglie povere tendono a pagare una quota maggiore del loro reddito in tangenti per accedere ai servizi pubblici.
Una lotta che non finisce mai
Come abbiamo visto fare considerazioni oggettive riguardo alla corruzione è molto complicato. I dati disponibili sono pochi e molte volte non affidabili. È però certo che della corruzione ne risentano maggiormente i paesi più poveri e soprattutto le fasce di popolazione meno abbienti.
Attraverso il contributo di numerosi esperti e molti studi è stata fatta più chiarezza riguardo questo argomento. La strada da fare, però, è ancora lunga e sembra che non tutte le istituzioni vogliano davvero percorrerla.