Corri..

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Corri con aria spensierata, per quelle strade a te nuove,

appari felice agli occhi di chi non sa guardare.

Hai dieci anni e le mani nere di terra,

ma corri,

corri spensierato perché lungo il tragitto non sei costretto a calpestare corpi maciullati,

corri spensierato perché non senti più le grida disperate della gente.

Ti fermi a guardare i bambini come te, che corrono dietro un pallone

Vorresti essere come loro, ma ti senti fortunato lo stesso perché sei vivo.

Tu non conosci vizi né pregiudizi

conosci l’inferno, la miseria e la disumanità.

Corri per le vie di quella campagna che non ti è nuova

E vedi volti spenti come quella terra,

con loro trovi anche quello di tuo padre, che ti aspetta.

Ti guarda con aria dispiaciuta,

in silenzio ti fermi e ti aggreghi alla fatica.

Non sei triste, hai la speranza, che ti fa sorridere.

Quando il sole incomincia a calare ti incammini verso casa.

Tua madre ti aspetta con le lacrime agli occhi

Il suo piatto è vuoto, il tuo ha un po’ di minestra scaldata,

tu sei felice uguale,

quando ti stendi sul tuo letto senti i cani che abbaiano e sorridendo ti addormenti.

Il giorno dopo, negli stessi campi vedi arrivare la polizia,

non sai cosa vogliono, cerchi di capirlo guardando le facce dei visi spenti

poi ti giri verso tuo padre, e lo vedi piangere.

Non capisci e ti avvicini.

Nella tua mente tornano i ricordi della disperazione.

Si, le grida e pianti sono proprio quelli.

Quando torni a casa senti tu padre parlare con tua madre, e capisci…

La speranza non vale più averla

Il sorriso neppure

Hai dieci anni le mani nere e non hai i documenti

Qui non ci puoi più stare

A chi importa quello che c’è dall’altra parte?

Loro non lo sanno.

E adesso

Adesso che ti hanno tolto tutto quanto

Adesso che non potrai più correre per quelle strade spensierato

Che cosa farai?

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