Il vaccino contro il coronavirus della combo AstraZeneca-Oxford sembra funzionare anche nei più anziani.
La buona notizia
I primi risultati della sperimentazione dimostrano che il vaccino anti-Covid 19 prodotto dall’Università di Oxford è efficace anche negli anziani. Secondo il Financial Times, il vaccino produce quindi una risposta immunitaria anche nelle persone fra i 56 anni e gli over 70. È infatti questa la fascia della popolazione a più alto rischio.
Astrazeneca, partner di Oxford nella ricerca del vaccino, ha realizzato un’analisi intermedia che si è dimostrata incoraggiante.
A pochi giorni dalla sorprendente scoperta della scienziata quattordicenne della molecola che inibiva il Coronavirus, la notizia del vaccino di Oxford dà fiducia e speranza a tutta la comunità scientifica.
Come afferma il virologo Roberto Burioni sul suo blog Medical Facts:
Molti vaccini sono poco efficaci nello stimolare la risposta negli anziani, per esempio quello contro l’influenza. […] Invece – come sembra – il vaccino Astra/Zeneca-Oxford induce un’ottima produzione di anticorpi e altre risposte immunitarie anche negli anziani.
I prossimi passi
Il vaccino in questione è al momento in fase di sperimentazione umana avanzata e si tratta di uno dei tre possibili vaccini ad entrare in Europa. Già in prima fase di sperimentazione, il vaccino si era rivelato efficace negli anziani, con una percentuale pari al 90%, come affermato da Piero Di Lorenzo, presidente della Irbm di Pomezia, società che produrrà in Italia le dosi.
Quando sarà disponibile?
Se si rivelerà effettivamente efficace e sicuro, per l’inizio del 2021 qualche milione di dosi sarà disponibile per la fascia della popolazione più a rischio e per i sanitari, fra i più contagiati dall’inizio della pandemia. Questo significa che sarà necessario continuare a sforzarsi di contenere i contagi come ci è stato chiesto sin dall’inizio: con un’iniezione di buonsenso e responsabilità verso se stessi e gli altri.