Coronavirus, è crisi per il mondo dell’editoria. Calano le vendite

L’emergenza del Coronavirus ha sicuramente messo in ginocchio tutto il settore culturale italiano: l’editoria ha sempre rappresentato la prima industria del settore. Si pensava che in questo periodo di permanenza in casa la gente avrebbe ripreso in mano un libro e si sarebbe messa a leggere. Oppure avrebbe comprato più libri, online ad esempio. Purtroppo le previsioni non si sono avverate: il paese intero è bloccato.

 

La crisi dell’editoria

I dati dell’AIE (Associazione Italiana Editori) riportano già ingenti perdite da quando è iniziata l’emergenza. Per quanto riguarda i libri venduti, la percentuale è di -25%; in particolare nelle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna i dati raggiungono un picco del 50%. La regione Lombardia, da sempre punta nel settore, si trova a registrare dati preoccupanti. L’impatto è evidente e potrebbe avere i suoi effetti sui rapporti di fine anno. Il presidente dell’AIE, Ricardo Franco Levi ha affermato:

Sono dati che parlano da soli e che disegnano un quadro che non sapremmo definire altro che di crisi, grave e profonda.

Questa crisi potrebbe riflettersi sia sugli addetti ai lavori, sulla loro capacità di offrire servizi sempre aggiornati, ma potrebbe riflettersi inevitabilmente sui dati di lettura. L’annullamento delle fiere del libro e dei festival letterari si sta rivelando molto problematico, soprattutto per quanto riguarda la promozione e le nuove proposte. Un esempio è la manifestazione “Libri Come“, manifestazione culturale che si sarebbe dovuta tenere dal 14 al 17 marzo a Roma, nella quale ogni anno vengono annunciati i finalisti del “Premio Strega”. La città di Bologna avrebbe dovuto ospitare la “Bologna Children’s Book fair” verso la fine del mese, fortunatamente verrà spostato a maggio.

Editoria al servizio delle scuole

Da quando l’emergenza Coronavirus è iniziata ci si è dovuti adattare ad un nuovo stile di vita, come restare in casa ed evitare spostamenti. Così anche il mondo del lavoro e della didattica si sono dovuti riversare tutto online. Le scuole e le università, che in questi giorni stanno provando in tutti i modi a non bloccarsi, usufruiscono di molteplici piattaforme online per proseguire le lezioni telematicamente. Al momento, con il nuovo provvedimento bisognerà proseguire con queste modalità almeno fino al 3 aprile. Dal punto di vista della didattica “a distanza”, l’AIE si trova sicuramente più preparata a gestire il problema:

Sono numerose le piattaforme per la didattica a distanza a disposizione gratuita delle scuole di ogni ordine e grado e proprio questa emergenza può essere un importante banco di prova per rafforzarne la diffusione e l’utilizzo

In questo momento di crisi nazionale e non solo, di fronte al problema della didattica e delle scuole, l’editoria si pone al servizio degli insegnanti, degli studenti e degli organi amministrativi. Oltre alle piattaforme online, da anni ormai molti manuali scolastici in vendita sono forniti di un apposito supporto digitale, che permette al docente di stabilire un dialogo con gli studenti tramite modalità diverse. Come afferma espressamente il vice presidente dell’AIE Giovanni Bonfanti:

 Esercizi e laboratori interattivi, carte navigabili, laboratori di apprendimento cooperativo, video lezioni sono alcune delle modalità innovative di apprendimento disponibili a docenti e studenti




Legge sul libro posticipata

La circostanze impongono al mondo dell’editoria un cambiamento di priorità: la prima fra tutte è la posticipazione della legge sul libro, approvata dal senato a inizio febbraio. La legge prevede una serie di cambiamenti, in particolare sugli sconti massimi applicabili sui libri e una maggiore agevolazione all’acquisto nelle librerie. Un gruppo di 86 case editrici chiede uno spostamento della norma fino almeno a settembre, per permettere alle aziende di affrontare la crisi dovuta al Coronavirus.

 

Fare un passo in avanti

In questo momento di maggiore difficoltà, a livello generale, verranno sciorinati numeri, dati e percentuali che non hanno certamente un impatto positivo sul morale e sulla percezione della realtà. La fatica del presente rimane, ma in aiuto dei lettori nascono iniziative e proposte per “fare un passo in avanti” verso di loro. Fino a qualche giorno fa, ad esempio, per chi stava nelle zone rosse era possibile accedere gratuitamente a e-book e riviste (sul sito ufficiale Solidarietà Digitale è possibile vedere tutti i servizi accessibili). Al momento non si sa se l’ampliamento della zona rossa a tutta la penisola possa modificare tali servizi.  Altro esempio è l’iniziativa #ChiLeggeNonSiFerma, nata dai librai e dalle libraie Feltrinelli, per condividere le proprie letture; continuare a “viaggiare” anche in questo periodo di stasi e di isolamento. L’importante è che, finita l’emergenza Coronavirus, la parola crisi non sia la parola definitiva, ma possa essere il punto per una ripartenza, anche se tenue.

 

 

Jacopo Senni
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