La Cina sta revocando il divieto, esistente da oltre 25 anni, di utilizzare ossa di tigre e corni di rinoceronte in campo medico, nonostante il concreto rischio di estinzione per entrambe le specie in molte parti del mondo.
Il divieto fu introdotto nel 1993 e proibì la vendita e il commercio di parti di tigri e rinoceronti per qualsiasi uso in tutta la Cina. Ma il Consiglio di Stato cinese ha annunciato di voler sospendere il divieto laddove le parti deriveranno da animali d’allevamento, cresciuti quindi in cattività, e saranno utilizzate per ricerche o cure presso ospedali accreditati.
La revoca del divieto lascia sconcertati se si considera che, come per molti altri mammiferi, le minacce riguardanti le popolazioni di tigri e rinoceronti non si sono attenuate nemmeno nei 25 anni dall’entrata in vigore di questo, e che alcune specie in particolare, come il rinoceronte nero e la tigre siberiana, rischiano di scomparire per sempre.
“Con popolazioni di tigri e rinoceronti così scarse in natura e l’aumento delle minacce, il commercio legalizzato di queste loro parti è una scommessa troppo grande”, ha chiarito Margaret Kinnaird del Wwf. “Questa decisione sembra contraddire la leadership che la Cina ha dimostrato di recente nell’affrontare il commercio illegale della fauna selvatica”.
I corni di rinoceronte e le ossa di tigre sono state a lungo un ingrediente prezioso nella medicina tradizionale cinese, sostanzialmente priva di base scientifica, motivo per cui il loro utilizzo è stato reso illegale col divieto. Con questa decisione, il rischio concreto è che il mercato legale potrà essere usato come copertura per quello illegale, consentendo ai bracconieri e ai contrabbandieri di nascondersi dietro a subdoli cavilli burocratici.
Uno studio della Environmental Investigation Agency sottolinea come anche sotto la precedente proibizione, la Cina ha sempre permesso la creazione di lager falsamente camuffati da fattorie per l’allevamento delle tigri in cui vengono selezionate le ossa degli animali deceduti per poi essere vendute, in base a un tacito accordo, per ipotizzati scopi medicinali. Con questo cambiamento, gli stessi allevatori punterebbero anche alla “mercificazione” del corno del rinoceronte anche se, a differenza delle tigri, non è un animale originario della Cina.