La Corea del Nord torna a preoccupare dopo il lancio di due missili che hanno raggiunto il Mar del Giappone. Una situazione che ha allertato non solo la terra del sol levante, ma anche la Corea del Sud.
Nonostante gli incontri con Trump sulla denuclearizzazione, la Corea del Nord riaccende nuove preoccupazioni. Questa volta i protagonisti sono due missili che hanno raggiunto il Mar del Giappone. Una notizia emersa durante un recente vertice dell’esercito sudcoreano che si è tenuto a Seul. Ed è proprio grazie a questo incontro che scopriamo anche altri dettagli in merito. A quanto pare il lancio è partito dalla penisola di Hodo nelle vicinanze della città di Wonsan. Entrambi i missili sono caduti in mare, uno ha raggiunto la distanza di 430 chilometri. Il secondo ha invece percorso una distanza maggiore, anche se non ci sono dati più precisi in merito.
Le reazioni internazionali
Una situazione che ha subito scatenato le reazioni e, soprattutto, le preoccupazioni dei paesi più coinvolti in questa vicenda. Le autorità sudcoreano hanno sottolineato come questo lancio sia una “minaccia militare” che può compromettere il già delicato processo di pace in atto tra le due coree. Nel frattempo la Corea del Sud sta lavorando a stretto contatto con le forze armate americane per analizzare la traiettoria di volo ed i dati per determinare il tipo di vettori. Ed è proprio questo studio che ha fatto emergere un altro dettaglio preoccupante. A quanto pare, sarebbe stato usato anche un nuovo missile.
Ed è proprio a tal proposito che Adam Mount, il direttore del Defence Posture Project con la Federation of American Scientists, ha dichiarato come ciò costituisca un campanello di allarme. Il motivo è che tali dispositivi sono pensati come “un’arma di primo colpo”.
Il Giappone
Visto l’evento non poteva di certo mancare una reazione anche da parte della terra del sol levante. Il ministro giapponese della Difesa, Takeshi Iwaya, ha infatti dichiarato che si tratta di un “episodio alquanto spiacevole”. Ma non è tutto, perché ha poi aggiunto che “se fossero missili balistici, ciò costituirebbe una violazione di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.”. Ma Iwaya ha poi dichiarato che il Giappone lavorerà a stretto contatto sia con l’America che con la Corea del Sud per raccogliere ed analizzare tutti i dati sul caso.
Francesco Giordano