Corea…in your area! In molti avranno colto il riferimento allo slogan della più famosa girl band coreana, le Blackpink. Per chi non lo avesse fatto tranquilli…basterà chiedere informazioni ai vostri figli, nipoti o sorelle più piccole. Tra i giganti del pianeta infatti un piccolo paese dell’Estremo Oriente ormai da qualche anno si è ritagliato un piccolo grande posto nel panorama mondiale. La Corea del Sud è ormai a tutti gli effetti una delle mete da sogno per i giovani di tutto il mondo, attirati da cultura e storia. Merito del K-Pop…e di Netflix.
Il fattore K
Il K – pop, o più semplicemente Korean Pop, è uno dei generi musicali oggi più diffusi al mondo. Un mix di generi in continua evoluzione sviluppatosi a partire dai primi anni ’90 in Corea del Sud. Coreografie elaborate perfettamente eseguite, motivi orecchiabili, l’atmosfera gioiosa e colorata, trucchi e costumi originali, video e contenuti di alta abilità tecnica e impatto visivo lo rendono uno spettacolo a tutto campo.
Idol
Gli idol, le “star” della musica coreana, sono però il vero punto di forza di una macchina accuratamente costruita. Attenzione però a considerarli semplici burattini senza talento. Se è vero che il percorso da idol, attentamente studiato dalle etichette, prevede molta attenzione all’aspetto esteriore e una gestione dell’immagine pubblica curata nei minimi dettagli, è però frutto di anni di lavoro, una dura formazione e grande dedizione. E di un’empatia che nessuno può insegnare. Gli idol infatti non sono solo artisti per i loro fans, ma veri e propri amici che aprono le porte della loro quotidianità e tengono compagnia giornalmente ai loro appassionati grazie ad una lista infinita di contenuti e all’aiuto dei social network.
Sliding door
Dopo la crisi che nel 1997 investì la Corea del Sud, il governo decise di investire nella cultura, destinando l’1% del Pil a sostegno delle case discografiche nazionali. Un contributo decisivo che aprì le porte alla espansione dell’industria musicale in Corea…prima della conquista del mondo. Un’intuizione geniali che oggi sta regalando i rigogliosi frutti.
…In your area
Oggi non è raro trovare gruppi coreani in cima alle hit parade di tutto il mondo. La boyband BTS (acronimo di Bangtan Sonyeondan), punta di diamante del K-Pop, è il gruppo che più di ogni altro è riuscito ad abbattere i confini e ad affermarsi anche nel resto del mondo, conquistando premi e risultati sino a quel momento impensabili per l’industria coreana. E come dimenticare le già citate Blackpink, o i primi successi in occidente con il Gagnam Style di PSY e i Big Bang, primo vero assaggio di quello che da li a poco sarebbe successo? Proprio il mercato occidentale ha un ruolo importante nel K-pop. Non a caso la maggioranza delle canzoni contengono frasi in inglese che strizzano l’occhio al pubblico estero. Un mix tra Corea e resto del mondo che ha permesso alla cultura sudcoreana di farsi conoscere e apprezzare.
Netflix..and Corea
Il crescente interesse per il mondo dello spettacolo coreano ha aperto le porte anche all’arte cinematografica. I K – Drama, in poche parole i telefilm coreani, sono sempre più diffusi e apprezzati. La diffusione di Netflix ha spalancato le porte alle produzioni non statunitensi…e la Corea del Sud è ovviamente in prima linea. Trame intricate e grande abilità dal punto di vista tecnico sono i marchi di fabbrica di un genere che promette di avere sempre maggiore spazio
Sponsor d’ eccezione…e la Corea diventa la meta dei sogni
Un po’ come la cultura dei manga e il Giappone, il K-Pop e i K – Drama sono gli sponsor d’eccezione della cultura coreana. Musica e cinema sono finestra di usanze e tradizioni. Dai piatti tipici alle norme sociali, passando per stili di vita, paesaggi, e le modernissime metropoli asiatiche. La Corea è diventata la patria dei beniamini, ma soprattutto di riflesso un paese da scoprire, apprezzare e conoscere. Che dire…l’investimento del governo coreano è andato a buon fine
Beatrice Canzedda