In un rapporto per il parlamento sul missile lanciato venerdì da Pyongyang, il Ministro della difesa sudcoreano Song Young-moo sostiene che la Corea del Nord sarebbe “vicina alla fase finale” di sviluppo di un nuovo missile balistico intercontinentale Icbm. Il Ministro sostiene che il regime di Kim Yong-un potrebbe effettuare “provocazioni addizionali strategiche” come ulteriori lanci missilistici o il settimo test nucleare.
In risposta alla crescente tensione nell’area, Stati Uniti e Corea del Sud avvieranno nuove esercitazioni da ottobre. In arrivo nella penisola coreana una portaerei statunitense con il relativo gruppo d’attacco per cominciare un ciclo di manovre navali insieme alla marina sudcoreana.
Il ministro Song Young-moo non ha specificato il nome della portaerei in arrivo ma ha annunciato un’esercitazione congiunta di Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone sull’allerta missili che si terrà a fine ottobre. Gli USA invieranno i super jet B-1B di stanza a Guam.
La tensione si sposta anche sul piano diplomatico: in attesa dell’incontro all’Onu tra il Segretario di stato statunitense Rex Tillerson e il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, il Kuwait ha espulso l’ambasciatore nordcoreano. L’espulsione del rappresentante di Pyongyang arriva 10 giorni dopo l’incontro a Washington tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Sabāḥ al-Aḥmad al-Jāber Āl Ṣabāḥ, attuale Emiro del paese del Golfo.
Lo stesso Trump ha inoltre avuto una conversazione telefonica con il Presidente sudcoreano Moon-Jae-in nella quale hanno entrambi ribadito la ferma convinzione di applicare a fondo le sanzioni contro la Corea del Nord perché smetta di effettuare test missilistici e nucleari. Nella stessa telefonata, i due hanno concordato sulla volontà di “isolare Pyongyang” ed “esercitare una pressione economica che la porterà al collasso“.
Dopo la suddetta telefonata ha sorpreso il tweet del Presidente Trump nel quale irride il leader nordcoreano:
Ho parlato con il presidente sudcoreano e gli ho chiesto come sta ‘Rocket Man’ (Kim Jong-un). In Corea del Nord si stanno formando lunghe code per la benzina.
Davide Cocconi