La Corea del Nord continua a lanciare missili: Usa pronti ad agire.
Kim Jong-Un continua ad effettuare test missilistici, scatenando l’ira di Stati Uniti, Cina e Giappone, nonché dell’intera comunità internazionale. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha dichiarato che queste azioni costituiscono “una seria violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite“.
Mentre la Corea del Nord attua i suoi test, Donald Trump incontra il presidente cinese Xi Jinping. Secondo Trump, la Cina dovrebbe intraprendere tutta una serie di comportamenti per frenare il leader nordcoreano. Il punto da minare sarebbe proprio quello commerciale, solo così Pechino potrà impedire a Kim Jong-Un di continuare su questa strada.
Gli Stati Uniti contrasteranno la Corea del Nord anche senza la collaborazione cinese. “La Cina può fare molto per fermare la Nord Corea, se non aiuterà siamo pronti ad agire unilateralmente“, ha dichiarato il presidente Turmp.
La possibilità che nel giro di pochissimi anni la forza militare nordcoreana possa essere in grado di colpire gli Stati Uniti, è un sufficiente campanello d’allarme per indurre questi ultimi ad intervenire. “Se la Cina non risolverà il problema della Corea del Nord, lo faremo noi […]“.
Shi Yinhong, professore all’università Renmin, ha un’opinione diversa sul ruolo cinese. Egli sostiene che la Cina abbia già attuato un gran numero di sanzioni economiche nei confronti del governo nordcoreano. Continuare ad indurire il rapporto rischierebbe solo di compromettere le relazioni diplomatiche tra i due Paesi, cosa che sicuramente non fermerà Kim Jong-Un dal continuare con i suoi test.
Anche il premier giapponese Shinzo Abe è preoccupato per la situazione. Essendo molto vicino fisicamente alla Corea del Nord, il Giappone potrebbe essere la prima vittima nel caso in cui qualcosa andasse storto durante un lancio missilistico. Il missile lanciato la mattina del 5 aprile ha sorvolato il Mar del Giappone, percorrendo 100 Km circa, senza arrecare alcun danno.
Radavoiu Stefania Ema