Sono molte le domande che si insinuano nella nostra mente quando ci mettiamo a pensare alla vita.
Perché esistiamo?
Dio esiste ?
Cosa c’è dopo la morte?
Sono tutte domande intriganti che l’uomo si pone dall’inizio dei tempi e a cui, disperatamente, cerca risposta.
C’è una domanda però, a cui facciamo sempre fatica a riflettere perché , come dei bambini impauriti, ne temiamo la risposta.
“Io sto vivendo veramente?”
Questa è la tipica domanda antipatica della “verifica” della vita, che ci mette seriamente in discussione.
Vivere davvero.
Chi lo sa fare? Chi sa veramente vivere davvero? Forse tutti, forse nessuno.
Filosofi, poeti e scritturi, ci hanno fornito una visione ampia della vita, delle sue caratteristiche.
Tutto questo con varie idee, vedendo la realtà da varie prospettive ed angolazioni.
Eppure, se ci pensiamo, la vita non è altro che avere coraggio.
Si, tutto ruota intorno a questa piccola parola di otto lettere, che nasconde però un significato immenso.
Quando sentiamo questo termine, nella nostra mente si crea un qualcosa di magnifico, quasi leggendario e colleghiamo il coraggio a qualcosa di esemplare, di epico.
Lo avviciniamo ad opere senza precedenti, eroiche, piene di significato e speciali.
A chi di noi, non viene in mente un qualche eroe sentendo questa parola?
Gli eroi, sono cambiati nel tempo, ma di fondo il concetto rimane lo stesso.
Ci vengono in mente eroi come Achille, Nelson Mandela, Martin Luther King, Marie Curie, Anna Frank, Ulisse, Giovanna d’Arco.
Identificando il coraggio in queste figure così incisive per la storia, ci viene facile pensare di non essere all’altezza di tale parola.
Insomma, che abbiamo fatto noi di così importante da essere ricordati per il nostro coraggio?
Non abbiamo salvato nessun popolo, non abbiamo difeso dei diritti fino alla nostra morte, non abbiamo affrontato battaglie leggendarie.
E se non fosse come pensiamo noi?
E se invece ci stessimo sottovalutando?
Infondo, essere coraggiosi vuol dire affrontare qualcosa che ci sembra più grande di noi.
Allora l’essere coraggiosi, può forse valere anche per noi?
Si.
Questo perché il coraggio si può estendere a più azioni, quindi anche su quelle che ci appaiono piccole ed insignificanti.
Ci vuole coraggio, ad esempio, ad agire, a rischiare.
Molte volte non c’è ne accorgiamo, ma guardando indietro, quante sono quelle azioni che abbiamo compiuto, rischiando molto ?
Ecco una dimostrazione di coraggio.
E non importa se poi le cose si sono messe bene o male: in entrambi i casi, abbiamo tirato fuori il coraggio di farlo.
Ci siamo aperti al cambiamento, pur non sapendo cosa esso comportasse.
In questo modo abbiamo anche tirato fuori il nostro carattere e, in un mondo in cui la conformità viene lodata mentre l’originalità perde valore, senza accorgercene, abbiamo compiuto un ulteriore gesto di coraggio.
Tutto ciò che facciamo è coraggio, nel momento esatto in cui ci sembra sia fuori dalla nostra normalità.
Allora amare diventa eroico, essere noi stessi leggendario, sbagliare dimostrazione di forza, credere una virtù.
Solo così si vive, solo così possiamo dare alla nostra vita un senso, uno scopo.
Molte volte crediamo di vivere abbastanza, dimenticandoci che, solo tirando fuori il coraggio, viviamo realmente.
Supera la paura e ama come se non ci fosse un domani!
“Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più.” Oscar Wilde