Numerose vicende accadute nel corso di quest’estate sembrano mostrare che l’Italia sia un Paese molto più xenofobo e chiuso di quel che generalmente si voglia credere. L’ultimo, eclatante episodio di razzismo è avvenuto qualche giorno fa a Margherita di Savoia, località termale pugliese, ai danni di una coppia di origine cubana (ma da diverso tempo in possesso della cittadinanza italiana).
I due coniugi tristemente protagonisti della vicenda, Eric e Josephina Rojas, da ormai diversi anni innamorati della cittadina, l’avevano riconfermata anche per il 2017 come meta delle loro vacanze estive: così, avevano affittato un appartamento con vista mare, versando anche la relativa caparra, per riposarsi dalle fatiche del lungo anno lavorativo.
Al loro arrivo sul posto, però, hanno ricevuto un’amara sorpresa: il proprietario dell’appartamento, dopo averli visti, ha sentenziato che non avrebbe lasciato loro l’immobile, perché di colore.
L’episodio ha naturalmente provocato lo sconcerto della coppia, assidua frequentatrice di Margherita di Savoia, che mai lì si era trovata di fronte ad episodi di questo genere. Ed ancor più sconcertante risulta il fatto che il locatore abbia piattamente confermato l’accaduto, ribadendo:
“Non voglio gente di colore in casa mia”.
A denunciare l’avvenimento è stato proprio una delle due vittime, Eric Rojas, da anni impiegato presso l’aeroporto di Malpensa. A seguito di un lungo viaggio, marito e moglie sono stati cacciati brutalmente dall’appartamento, e soltanto l’intervento di alcuni amici del posto ha loro evitato di passare una lunga notte in strada. Sempre grazie ai loro amici, i Rojas hanno prontamente trovato un nuovo alloggio dove trascorrere la loro permanenza in Puglia.
Nonostante l’amarezza per il trattamento subito, i due coniugi si sono mostrati pronti a superarlo ed a godersi le ferie, sottolineando anche che tutta la cittadinanza si è stretta attorno a loro con scuse e messaggi di solidarietà.
L’amministrazione di Margherita di Savoia, sgomenta, ha invitato i due vacanzieri presso il Comune per presentar loro delle scuse ufficiali, che i Rojas hanno asserito di accettare “volentieri”.
Una vicenda a lieto fine, dunque. Permane, però, la preoccupazione, poiché la lista degli episodi di razzismo ed intolleranza continua, purtroppo, ad allungarsi inesorabilmente.
Lidia Fontanella