La coppa Warren è un cimelio risalente all’età romana. Viene datato intorno al 5-15 d.C. e il suo autore, al momento, è ancora sconosciuto. Il prezioso oggetto d’argento è custodito in uno dei più grandi musei del mondo, il British Museum di Londra. La particolarità di questo oggetto non è però la fattura, il materiale o l’età di fabbricazione, bensì quello che è veramente sono le sue decorazioni. Su questa coppa infatti vi sono raffiugarate due scene di sesso omosessuale.
Coppa Warren e l’omosessualità
Le scene di sesso omosessuale sono descritte in modo chiaro, per cui è impossibile capire il contrario. Sul primo lato della coppa vi è rappresentata una scena dove un uomo adulto (chiamato erastes, ovvero l’attivo) penetra un giovane uomo che in questo caso fa la parte dell’eromenos, cioè il passivo. Quest’ultimo, oltretutto, si sostiene grazie ad una corda che probabilmente è appesa al soffitto. Oltre alla scena di sesso quindi si può anche osservare una metodologia nel rapporto sessuale. Se si osserva bene, poi, si può anche notare un altro uomo che fa capolino da una porta. Quest’ultimo sta letteralmente facendo il guardone, sbirciando i due coinvolti nell’amplesso.
Sul secondo lato invece vi è raffiugata una scena tra un giovane ed un ragazzino, da alcuni interpretato addirittura come un bambino. Quella che chiamiamo pederastia, nell’antichità, effettivamente non era un reato, anzi era largamente praticata. Insomma i due sono coinvolti in quella che comunemente viene chiamata posizione del missionario. La cosa singolare è che in entrambe le scene sono presenti sia strumenti musicali che drapeggi tessili.
Autenticità
Anche se ci sono segni evidenti che la coppa Warren sia autentica alcuni, al contrario, hanno avanzato l’ipotesi che sia un falso. Secondo le teorie di questi ultimi la coppa in realtà è stata prodotta nel Novecento. Se fosse così però il British Museum non l’avrebbe acquistata per 1,8 milioni di sterline arrivando ad ottenere il primato come acquisto di oggetto singolo più costoso di sempre. Le prove che sia autentica derivano dal fatto che vi sono tracce di corrosione dovute al cloruro d’argento. Inoltre la coppa è composta per il 95% da argento, esattamente come altri reperti ritrovati dello stesso periodo. La coppa Warren ha anche delle crepe che mostrano in modo evidente la presenza di tracce di corrosione chimica. Tracce che, nonostante sia stata ripulita e restaurata, rimangono a causa dell’età del reperto. Se vogliamo dargli un valore contemporaneo, questo oggetto, può rappresentare la libertà sessuale e l’annullamento dei pregiudizi nei confronti degli omosessuali.
Rebecca Romano