Coppa del mondo di sci, è tornata la “valanga rosa”

Valanga rosa dello sci

Tre vittorie nelle prime dieci gare di coppa del mondo. Sette podi totali conquistati con cinque atlete diverse. La “valanga rosa” è tornata. La nazionale femminile di sci alpino sta vivendo un momento d’oro, come non le succedeva da anni. Già eguagliato il numero di successi della passata stagione. E di questo passo è facile prevedere che il dato verrà presto migliorato.

 




RECORD DI DOPPIETTE

Non era mai accaduto che in una singola stagione due azzurre si piazzassero al primo e al secondo posto nella stessa gara. In entrambe le circostanze, protagonista dell’impresa è stata Federica Brignone, battuta però prima da Marta Bassino nello slalom gigante di Killington, negli Stati Uniti, il 30 novembre, poi da Sofia Goggia sulle nevi svizzere di Sainkt Moritz nel Supergigante disputato il 14 dicembre scorso. La valdostana si è finalmente rifatta oggi, aggiudicandosi a sua volta il gigante di Courchevel, in Francia, grazie a una bella rimonta nella seconda manche, dopo aver chiuso la prima in terza posizione.

 

AMICHE-RIVALI

Brignone e Goggia rimangono le due punte della squadra. Finora Federica è stata più costante, e i numeri lo dimostrano. Il successo transalpino le ha permesso di portarsi al primo posto nella classifica di slalom gigante, e al secondo in quella assoluta, alle spalle di Mikaela Shiffrin (stessa posizione che occupa anche nella graduatoria di Supergigante, dove a precederla è la tedesca Rebensburg). Tenere il passo della marziana statunitense, finora a podio in tutte le specialità, appare un obiettivo proibitivo. Più alla portata sembrerebbe la vittoria nella coppetta di specialità, almeno sulla carta.




Quanto alla bergamasca, l’affermazione della scorsa settimana le ha ridato fiducia, dopo un avvio di coppa non particolarmente brillante, che le aveva attirato addosso anche diverse critiche. La campionessa olimpica sta ritrovando la giusta condizione di forma, dopo gli infortuni che l’avevano condizionata lo scorso anno, costringendola a partire con numeri di pettorale spesso molto alti, soprattutto in gigante. A darle ulteriore stimolo, i successi della compagna di squadra, una rivale, più che un’amica. Ma non è detto che la concorrenza interna faccia male.

 

LE NUOVE LEVE

Alle spalle delle leader, crescono Marta Bassino e Nicol Delago.  La ventitrenne di Cuneo ha centrato negli Usa la sua prima vittoria dopo aver collezionato, nelle passate stagioni, cinque podi. Questa potrebbe essere per lei la stagione della definitiva consacrazione, soprattutto in gigante, dove si candida per contendere proprio alla Brignone la coppa di specialità.

La coetanea di Bressanone, più dedita alle discipline veloci, si è messa in evidenza con il secondo posto in SuperG a Lake Louise, secondo podio della carriera. Una prestazione che conferma il talento della giovane altoatesina, chiamata però a confermarsi nel proseguio dell’annata.

Non è invece una debuttante Francesca Marsaglia. Romana, da tanti anni nel circuito di coppa, dopo una lunga serie di infortuni con cui ha dovuto fare i conti nelle passate stagioni, alle soglie dei 30 anni è finalmente riuscita a salire sul podio, nella discesa libera canadese di Lake Louise. Chissà che questo non sia l’inizio di una seconda giovinezza agonistica, per un’atleta che gareggia in coppa del mondo dal 2010.

LE PROSPETTIVE

Sfortuna vuole che questo sia un anno senza appuntamenti di cartello. I prossimi campionati mondiali sono in programma soltanto nel 2021 (tra l’altro a Cortina, un anticipo dei Giochi 2026). Le Olimpiadi invece si disputeranno l’anno seguente, a Pechino. Non ci sarà perciò la possibilità di portare a casa medaglie pesanti. Si può puntare a migliorare il bottino di vittorie ottenuto fin qui, oltre che alla conquista delle classifiche di specialità. Sognando magari di ripetere le triplette riuscite nel 2017 ad Aspen (Brignone davanti a Goggia e Bassino in gigante) e nel 2018 a Bad Klinkerkheim (Goggia davanti a Brignone e Nadia Fanchini in discesa).

 

DINO CARDARELLI

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