Molto spesso musica e scandali viaggiano di pari passo, a volte per l’estro dei musicisti o per testi provocatori, a volte per copertine spregiudicate.
La cover di un disco è un biglietto di presentazione, una vera e proprio carta d’identità che introduce nell’universo musicale dell’album. I musicisti di ogni epoca si sono divertiti a esagerare quelle immagini di introduzione. Ecco perché esistono parecchie copertine di album censurate dalla storia della musica.
Si perde il conto della miriade di prodotti musicali toccati dalla mano informe della censura. Satanismo, politica, nudità, provocazioni di ogni genere hanno segnato il destino musicale di numerosi artisti.
Spesso comportamenti e testi hanno contribuito a creare delle polemiche perfette per il periodo, lotte sociali e dibattiti, o semplicemente hanno incentivato la vendita massiccia di quell’album, poi diventato un prodotto di culto.
Anche l’uso spregiudicato, e a volte programmato, di immagini equivoche, eccessivamente disturbanti e istigatrici, per le copertine degli album ha favorito l’ascesa e la consacrazione del disco, proprio perché censurato.
Tutti gli album ritirati dal mercato perché la copertina era ritenuta eccessiva, infatti, sono diventati una rarità a cui i collezionisti di vinili e gli appassionati di musica di tutti i tempi non possono fare a meno.
Le copertine di album censurate dalla storia sono tante, anche in tempi recentissimi. Tutti sono accomunati da un unico aspetto: una provocazione giudicata troppo eccessiva per il mercato (e per la società).
I dischi, così come le cover che li introduce, sono figli della società in cui vengono prodotti, descrivono realtà differenti. La censura, quindi, ha percepito eccessi diversi nel corso del tempo, restando però sempre uguale a se stessa.
Le copertine di dischi censurati, infatti, che fossero degli anni ’60/’70 o del 2000 sono comunque considerate inaccettabili per una società perbenista che, nonostante il tempo trascorso, resta sempre immobile.
Le 10 copertine di album censurate dalla storia della musica
- Appetite For Destruction – Guns and Roses
Appetite Fort Destruction è il titolo del quadro di Robert Williams, usato come copertina dell’album dei Guns and Roses del 1987. La provocazione è piuttosto evidente. La censura, infatti, ha considerato eccessivamente violento riportare l’immagine di una donna violentata da un robot. La band, quindi, ritirò il disco e lo pubblico con una nuova copertina: la classica e famosissima croce dorata su sfondo nero, che siamo abituati a vedere.
2. Diamond Dogs – David Bowie
Tra i fan di Bowie, album del 1974, Diamond Dogs, è un vero e proprio cult, noto soprattutto per “Rebel Rebel”. Tuttavia, a essere giudicata eccessivamente ribelle dalla censura, è proprio la copertina, realizzata dal pittore belga Guy Peellaert. La cover ritrae Bowie mezzo uomo e mezzo cane, con tanto di genitali ben in vista. Un’immagine perfetta per un artista così poliedrico, quasi trasformista. Per vedere la metà canina di Bowie bastava girare il disco. Considerato eccessivo per il periodo, il retro, però, fu oscurato con l’aerografo.
3. Yesterday And Today – The Beatles
Tra le copertine di album censurate, non poteva mancare la cover di Yesterday and Today, celebre disco dei Beatles del 1966. La copertina originale raffigura i quattro musicisti vestiti con grembiule da macellaio, tra pezzi di carne e bambole con la testa mozzata. Per alcuni si trattava di una forma di protesta contro la guerra in Vietnam, per altri sono eccesso e spazzatura. In ogni caso, la copertina del disco venne giudicata eccessivamente violenta per “dei ragazzi per bene” e la cover venne sostituita con un’immagine del quartetto senza grembiule e senza bambole decapitate.
4. The Velvet Underground and Nico.
La copertina del disco The Velvet Underground e Nico, rigorosamente omonimo, ha avuto una storia particolare. La celebre banana che figura sulla copertina a cui tutti siamo abituati, inizialmente si sbucciava: era un adesivo a cui poter togliere tranquillamente la buccia. Il riferimento sessuale era piuttosto esplicito e non fu considerato di buon gusto. Per non ritirare l’Album dal mercato, la band decise di lasciare solo la banana, senza buccia.
Il disco Lovesexy del 1988 mostra Prince completamente nudo seduto su un fiore, in posa evidentemente femminile. Molti si rifiutarono di esporlo in vetrina così com’era e quindi si decise di esporlo in negozio con un cartoncino nero intorno, che andasse a coprire il corpo dell’uomo.
6. Unfinished Music 1: Two Virgin
Nel 1968 l’album del duo John Lennon – Yoko Ono fece piuttosto scalpore per la nudità integrale della coppia, che veniva raffigurata su entrambi i lati del disco. Per l’epoca, la nudità era assolutamente sconveniente e il disco sarebbe stata ritirato dal mercato, se Lennon e Yoko Ono non avessero accettato di aggiungere un cartoncino marrone opaco, le lasciasse intravedere solamente i volti dei musicisti e il titolo dell’album.
7. Death Certificate – Ice Cube
L’album del 1991 del celebre rapper dissacra una delle icone dell’intero sistema america: lo zio Sam. Lo zio d’america, infatti, è raffigurato su un tavolo da obitorio, a testimonianza della morte del sogno americano. Una metafora eccessivamente dissacrante, accompagnata da un corollario di testi violenti e considerati anti – americani. Death Certificate si è rivelato un disco troppo provocatorio per l’America post- reaganiana e per questo la vendita fu boicottata in numerosi stati americani.
8. Houses Of The Holy – Led Zeppelin
Nonostante sia considerata una delle copertine più belle di sempre, la cover di Houses Of The Holy, del 1973, rientra a pieno titolo tra le copertine degli album censurate dalla storia. In molte versioni, infatti, le nudità delle bambine sono state considerate eccessivamente scandalose e per queste censurate tramite bollini.
9. My beautiful dark twisted fantasy
E’ difficile che oggi una copertina di album venga censurata, eppure, nel 2010, Kayne West c’è riuscito. La copertina originale di My beautiful dark twisted fantasy, infatti, riportava il cantante, ritratto da George Condo, completamente nudo, sdraiato con una donna nuda senza braccia e con la coda a pois. Molti rivenditori hanno minacciato di non accettare il disco nei propri negozi perché l’immagine era troppo forte. Quindi il cantante ha modificato la cover con una ballerina. “E’ la legge del mercato” ha detto West ad alcuni giornali.
10. ArtPop – Lady Gaga
In molti paesi del medio oriente la censura è tutt’oggi particolarmente stringente. E’ il caso dell’album ArtPop di Lady Gaga. Il Libano, infatti, ha trovato un escamotage molto particolare per censurare la copertina del disco: la palla blu elettrico è stata molto ingrandita per coprire i seni e le gambe della cantante sono state coperte con caste calze nere.
Antonia Galise