Cooperante italiano trovato morto a Capo Verde

Il cooperante italiano trovato morto sull’isola di Fogo si chiamava David Solazzo e aveva 31 anni. Il giovane, originario di Firenze, si trovava a Capo Verde per seguire un progetto di cooperazione del Cospe (Ong di Firenze). Il corpo senza vita è stato scoperto ieri mattina nella sua abitazione. Le autorità stanno indagando sulle cause del decesso.

Ipotesi di incidente domestico

Il corpo senza vita del giovane fiorentino è stato trovato ieri mattina verso mezzogiorno da una signora che aveva notato del sangue lungo la tromba delle scale.  Solazzo martedì sera si trovava ad una festa nella piazza centrale di Sâo Filipe assieme ad amici e alla responsabile del progetto Carla Cossu. Secondo alcune fonti investigative, al suo rientro, il giovane, per aprire la porta dell’androne delle scale e raggiungere la sua abitazione, avrebbe rotto il vetro con un pugno. Questa ricostruzione spiegherebbe i tre tagli trovati sul braccio. Le autorità continuano ad indagare sulle misteriosa morte del cooperante e oggi verrà effettuata l‘autopsia.




‘Un grande amico e professionista’

David Solazzo era arrivato nell’arcipelago di Capo Verde nel novembre scorso per seguire un progetto di rafforzamento del turismo rurale e sostenibile sull’isola di Fogo. Una nota pubblicata sul sito del Cospe recita:  “era un amico e professionista serio e appassionato”. La  onlus si è stretta attorno alla famiglia del giovane volontario e ha dichiarato il suo impegno nel fare tutto il necessario per far luce sulla triste vicenda.

Le prime notizie sul cooperante italiano trovato morto sarebbero arrivate alla Ong grazie ad un altra volontaria che si trovava a a Capo Verde per lo stesso progetto. Anna Meli, la responsabile della comunicazione del Cospe, ha definito Solazzo come un esperto di cooperazione e ha menzionato la sua precedente missione di volontariato in Angola.

 

Giulia Danielli

 

 

 

 

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