Convertirsi al vaporizzatore. Si, ma a quale?

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È bastato un lasso di tempo decisamente breve per indurre migliaia di classici fumatori di sigarette a passare alla più moderna e famosa sigaretta elettronica o vaporizzatore.

Entrambi i dispositivi rappresentano, ormai, un chiaro tratto distintivo e influenzano drasticamente lo stile di vita di tutti i consumatori vicini al mondo dello “svapo”. Un mondo assai più complesso di quanto un non fumatore possa pensare. In quanti ad esempio conoscono la differenza tra un vaporizzatore ed una e-cig? Entrambi i dispositivi funzionano allo stesso modo, ecco perché la risposta riguarda il contenuto da vaporizzare. Se per gustarsi una sigaretta elettronica serve necessariamente un e-liquid, nel caso del vaporizzatore è possibile fumare anche erbe essiccate, come possono essere la marijuana, il tabacco e altre erbe aromatiche presenti in commercio.

Tra i due apparecchi sono proprio i vaporizzatori a registrare un sostanziale aumento del loro utilizzo, ecco perché il mercato rende possibile una scelta sempre più vasta e articolata con la necessità di doversi chiedere: di quale abbiamo davvero bisogno?

Come già anticipato, sono passati tanti anni da quanto il primo vaporizzatore fece la sua comparsa, oggi, basta fare un rapido controllo sul web per trovare un’incredibile differenziazione dell’offerta per dimensioni, design, peso e molte altre caratteristiche. Ognuno di essi si adatta in modo diverso al proprio stile di vita, ecco perché risulta essere utile andare a classificarli proprio in base a questo.

Il vaporizzatore per i principianti

È un errore abbastanza usuale considerare un vaporizzatore uguale all’altro. In realtà, soprattutto nella fase iniziale, è opportuno andare a osservare alcuni necessari accorgimenti e valutazioni. La prima riflessione va fatta sul numero di pezzi che compongono il vaporizzatore, un principiante necessità di un apparecchio composto da un basso numero di componenti, un vaporizzatore a conduzione composto da scatola, che funge da contenitore per le erbe, batteria esterna e il gambo di acrilico o vetro attraverso il quale avviene l’estrazione.

Il vaporizzatore per i vapers stagionati

I vapers che utilizzano questi apparecchi da ormai molto tempo decideranno senza dubbio di non guardare a spese pur di garantirsi un vaporizzatore di qualità assoluta. In questo caso la scelta andrà sicuramente su un vaporizzatore ibrido, ovvero, un vaporizzatore in grado di combinare un riscaldamento a conduzione con uno a convenzione, in cui il materiale macinato viene riscaldato grazie al passaggio di aria calda in mezzo. Inoltre, sceglierà uno strumento in grado di permettere un controllo quanto più accurato possibile della temperatura. Se sei un vaper esperto, allora sai che in questo caso parliamo di vaporizzatori che arrivano ad avere un costo di circa 400€.

Il vaporizzatore per il viaggiatore

Se utilizzato da un assiduo viaggiatore non ci sono dubbi, occorre puntare sulla resistenza del dispositivo e sulla durata della batteria. Ecco perché un globe-trotter non può non scegliere una batteria ricaricabile al litio e una custodia composta da materiali in grado di far funzionare al meglio il vaporizzatore in diverse altitudini, umidità, pressione dell’aria e temperatura esterna.

Il vaporizzatore discreto

Se ne stai cercando uno piccolo e discreto troverai quel che cerchi in un vaporizzatore a penna. Sono certamente più compatti di un classico vaporizzatore portatile, e la grande richiesta li rende ormai rintracciabili in commercio a prezzi decisamente interessanti.

 

Hai già un vaporizzatore preferito? Perché nella corsa per creare il meglio in termini di qualità del vapore, durata della batteria e versatilità potresti presto cambiare idea.

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