Nuovi contributi per gli artisti che recuperano immobili statali

Fonte: reditaly.co.uk

Il Ministero dell’Economia ha indetto nuovi criteri per quanto riguarda l’assegnazione di contribuiti alle cooperative o associazioni artistiche che sono interessate a farsi carico degli immobili dello Stato per realizzarne centri di produzione artistica, di musica, di danza e di teatro contemporaneo.

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Fonte: news.pmiservizi.it

Si chiama precisamente decreto Valore Cultura, e rappresenta una grande opportunità per gli tutti gli artisti italiani. Entro il 30 gennaio di ogni anno, l’Agenzia del Demanio presenterà un elenco specifico, in cui saranno presentati tutti gli immobili che possono essere concessi in uso. Dopodiché, entro il 30 aprile, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali dovrà verificare l’interesse culturale degli immobili individuati, per poi approvare entro fine giugno il decreto di assegnazione degli spazi. Sarà sempre l’Agenzia del demanio a specificare quali saranno poi gli enti gestori che emaneranno i bandi pubblici per l’assegnazione degli immobili ai progetti più meritevoli.

Le proposte potranno essere presentate da tutti gli artisti che intendono effettuare delle operazioni di manutenzione straordinaria sugli immobili assegnati, ovvero effettuare tutti gli interventi che riguardano le modifiche per rinnovare o sostituire parti anche strutturali degli edifici esistenti con l’integrazione di servizi igienico sanitari e tecnologici. In modo particolare, con manutenzione straordinaria, si pone l’accento sul carattere parziale dell’intervento, che non può consistere nella ricostruzione ex novo delle strutture, a seguito del loro abbattimento: in questo caso, infatti, si tratterebbe di una nuova costruzione. Tuttavia, le proposte presentate, saranno valutate in base a diversi parametri, come la relazione degli artisti con il territorio di riferimento, la partecipazione di giovani con età inferiore a 35 anni, e anche in base alla disponibilità a realizzare iniziative aperte al pubblico. Per quanto riguarda il restauro, l’agevolazione è pari all’80% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 200 mila euro. Infine, le concessioni non potranno avere durata inferiore a 10 anni e prevederanno il pagamento di una quota simbolica mensile di 150 euro, in cui è esclusa l’inevitabile manutenzione ordinaria.

Il nostro territorio è pieno di spazi che recuperati diventerebbero una vera ricchezza, e si spera dunque, che questo nuovo decreto possa aiutare gli artisti più volenterosi.

Roberta Rosaci

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