Consumismo e violenza: il Black Friday e la vendita di armi negli Usa

Fonte: The Truth About Guns

L’avamposto del consumismo mondiale stupisce ancora. All’ondata di odio e violenza che sta ormai travolgendo l’Occidente, gli USA rispondono comprando ancora più armi, ovviamente durante il Black Friday.

Corsa agli armamenti: nuovi livelli di consumismo

Non sembrava possibile che le due idiosincrasie più significative degli USA si potessero unire fino a questo punto, eppure è accaduto. Le vendite di armi da fuoco sono schizzate alle stelle durante questi giorni di sconti indiscriminati, dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio che in America uno strumento di morte è considerato identico a merci come i dispositivi Roku, i giocattoli Hatchimals e i Nintendo Switc. Le proteste contro la vendita di questi prodotti non sono a quanto pare servite a molto, anzi sembra che abbiano sorbito l’effetto contrario. Ma il dettaglio che stupisce ancora di più riguarda le piattaforme di acquisto. Per la prima volta gli store online hanno superato i negozi tradizionali per numero di articoli venduti. Bastano un paio di click e, dopo un rapido controllo sulla fedina penale, potrai ricevere la tua pistola direttamente a casa.

Fonte: LifeGate

La proprietà privata non è più un furto

Il valore della proprietà privata negli USA è sacro. La difesa del proprio orticello è tra i valori fondanti di questo Paese, tanto quanto il diritto alla vita. Per molti americani le armi sono il mezzo migliore per proteggersi. Questo valore affonda le proprie radici in secoli di storia americana, fondata spesso sullo sterminio e sulla violenza. Sembra però che da qualche anno a questa parte le cose siano ulteriormente peggiorate. A causa del delicato periodo storico e della conseguente vittoria di Donald Trump, molte voci che negli anni passati si erano zittite stanno tornando alla ribalta. Voci che con orgoglio difendono il diritto dell’americano medio, cristiano, bianco, eterosessuale e proprietario, di preservare ciò che è suo e di nessun altro.

Vite precarie

Il consumismo che nonostante la crisi non accenna a diminuire, ha finito inevitabilmente per aumentare ancora di più la fascinazione che una certa fascia di popolazione americana nutre per le armi. Questo pericoloso connubio trascende la fedeltà a un principio, giusto o sbagliato che sia, e in nome della difesa della proprietà privata rischia di portare questa nazione verso una deriva etica che subordinerebbe il valore della vita a un saldo del 20% su Amazon.

Mario Blaconà

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