Mentre il coronavirus continua a diffondersi in tutto il mondo, mietendo migliaia di vittime, Fabio Tuiach ha mancato l’ennesima occasione di tacere.
Il consigliere comunale Tuiach, infatti, tristemente noto per i suoi sproloqui, più che per i suoi meriti sportivi e la sua azione politica, ha pubblicato un post sul social network russo VK, in cui sostiene che il coronavirus sia una punizione divina per le perversioni delle persone omosessuali. Rincarando la dose, Tuiach dichiara di comprendere le ragioni per cui si bruciavano i gay sul rogo. Nel corso della sua dissertazione, però, il consigliere triestino non manca di definirsi un perseguitato.
Mi hanno iniziato a perseguitare ancora di più soprattutto per la mia religione e ogni giorno prendono qui un mio post e ne fanno articoli sui loro siti per fr*ci.
Che il coronavirus sia una punizione divina per i fr*ci è solo l’ultimo dei deliri di Tuiach. Tra le illazioni sparate dal consigliere comunale, anche quella secondo cui il femminicidio sarebbe una bufala della sinistra. Nostra intenzione non è certo fare dell’imbecillità una notizia. Ciò che ci preme sottolineare, piuttosto, è il ruolo istituzionale del soggetto in questione. Tuiach, consigliere comunale ex Lega, passato poi a Forza Nuova e oggi membro del gruppo misto, è stato eletto a Trieste nel giugno 2016. Qualcuno, dunque, lo ha veramente votato come proprio rappresentante, in virtù delle sue idee. Quelle che il consigliere non manca di esternare puntualmente sul proprio profilo social, e che avrebbe concretizzato con dei provvedimenti da lui stesso illustrati.
Quando sono stato eletto avevo dei progetti che appena adesso si stanno realizzando: centri sociali chiusi, gaypride sospesi, corteo comunista del primo maggio annullato, ordine e disciplina.
Per realizzare i propositi di Tuiach è servita una pandemia che ha spezzato migliaia di vite.
“Progetti” che parlano di chiusure, sospensioni e annullamenti, in un clima di repressione e violenza verbale. Si tornerà presto in strada a manifestare per i propri diritti. La rivendicazione di poterli esercitare, però, non si è mai interrotta. E mentre continueremo a carezzare, baciare e fare l’amore con chi desideriamo, chissà che Tuiach e i suoi elettori trovino il tempo di applicare il monito che troppo spesso e impunemente hanno sottoposto agli altri: vergognatevi di ciò che siete.
Laura Bellucci