La proposta di Kristi Noem, Segretaria per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti, relativa all’eliminazione della FEMA (Federal Emergency Management Agency) ha sollevato numerosi allarmi tra esperti e professionisti del settore delle emergenze. Secondo le preoccupazioni espresse, una tale mossa potrebbe mettere a rischio le comunità vulnerabili, che dipendono fortemente dai servizi di soccorso e recupero offerti da questa agenzia durante e dopo i disastri naturali. L’eliminazione della FEMA, infatti, potrebbe compromettere gravemente la capacità di risposta del paese a calamità come uragani, inondazioni o incendi.
La possibile eliminazione della FEMA e il futuro delle risposte alle emergenze
Questa dichiarazione, fatta dalla Noem durante una recente intervista, ha suscitato una serie di interrogativi su come sarebbe effettivamente possibile eliminare l’agenzia, senza fornire chiarimenti sufficienti sul tipo di cambiamenti previsti. Non è stato specificato se i servizi della FEMA sarebbero stati completamente soppressi o semplicemente riorganizzati sotto altre entità. Tuttavia, le preoccupazioni sollevate riguardano soprattutto il fatto che, senza un’agenzia come la FEMA, le operazioni di soccorso potrebbero diventare più lente, disorganizzate e meno efficaci.
La FEMA, agenzia che opera sotto il Dipartimento della Sicurezza Nazionale, ha un ruolo fondamentale nel coordinare le risposte agli eventi catastrofici. Tra le sue funzioni principali ci sono la pianificazione delle risorse, il supporto alle comunità locali e la gestione dei fondi per la ricostruzione. La sua attività non si limita a fornire assistenza immediata, ma include anche operazioni di ricerca e salvataggio, aiutando le persone a registrarsi per accedere ai fondi di soccorso. Questo è un aspetto fondamentale del lavoro della FEMA, che è sempre presente quando si rende necessario un intervento coordinato tra diversi enti governativi e locali.
Pete Gaynor, ex capo della FEMA sotto l’amministrazione Trump, ha sottolineato l’importanza di mantenere l’agenzia operativa, suggerendo che, pur essendo possibile una riforma dei suoi processi, eliminarla sarebbe estremamente rischioso. Secondo Gaynor, la FEMA è un elemento di coordinamento essenziale, che “tiene tutto insieme”. Eliminare l’agenzia, secondo lui, sarebbe un passo indietro per la gestione delle emergenze, specialmente in quegli stati che non sono ben equipaggiati per far fronte a disastri su larga scala. Il coordinamento tra diverse agenzie è infatti la chiave per una risposta rapida ed efficace.
Le preoccupazioni sulla soppressione della FEMA
La presidente della USA Council of the International Association of Emergency Managers, Carrie Speranza, ha espresso preoccupazioni simili. Se la FEMA venisse soppressa, ha dichiarato, la risposta alle emergenze potrebbe subire ritardi significativi, mettendo in pericolo le vite di molte persone.
Speranza ha sottolineato che l’assenza di un sistema coordinato potrebbe tradursi in risorse insufficienti e risposte più lente, aumentando il numero di vittime. In particolare, ha evidenziato come le operazioni di ricerca e salvataggio, che dipendono strettamente dalla capacità di coordinamento tra le agenzie, sarebbero gravemente compromesse.
Anche se la proposta di eliminare la FEMA ha suscitato preoccupazioni tra gli esperti, va notato che non si tratta di una novità nell’ambito delle politiche degli Stati Uniti. In passato, il presidente Donald Trump aveva già manifestato l’intenzione di “eliminare” l’agenzia, sebbene il suo piano non si sia mai concretizzato. Anzi, Trump aveva emanato un ordine esecutivo che prevedeva una revisione della FEMA, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra il governo federale e gli enti locali, senza giungere però alla soppressione dell’agenzia stessa.
Nonostante le dichiarazioni della Noem, alcuni analisti ritengono che il tentativo di eliminazione della FEMA sia legalmente difficile da attuare. Questa è infatti stata istituita da una legge del 2006, che l’ha riconosciuta come un’entità indipendente e operativa a livello federale. Shana Udvardy, analista senior delle politiche di resilienza climatica, ha evidenziato come l’attuale amministrazione non abbia né la capacità né la legalità per smantellare completamente l’agenzia, sebbene ritenga che la FEMA stia subendo una serie di cambiamenti che la stanno progressivamente indebolendo.
Il dibattito è quindi anche una riflessione più ampia sul ruolo che il governo federale dovrebbe assumere nel rispondere alle crisi. La FEMA, con il suo compito di coordinare le risorse e fornire supporto immediato, è vista da molti come un pilastro fondamentale per la gestione delle emergenze negli Stati Uniti. L’eliminazione di questa agenzia potrebbe lasciare un vuoto difficile da colmare, mettendo a dura prova le risorse disponibili per affrontare i disastri.
Mentre la proposta di eliminare la FEMA solleva preoccupazioni legittime tra gli esperti, resta da vedere quale forma assumeranno i cambiamenti proposti e se questi riusciranno a mantenere l’efficacia dell’agenzia nella protezione delle comunità vulnerabili. In un contesto di crescente incidenza di disastri naturali, garantire una risposta rapida e coordinata potrebbe rivelarsi fondamentale per la sicurezza dei cittadini.
Elena Caccioppoli