A maggio si è tenuto in Corea del Nord, il primo Congresso del Partito dei Lavoratori, a 36 anni di distanza dall’ultimo, tenutosi nel 1980.
Il popolo e il pianeta sono stati preparati a lungo dalla propaganda di Pyongyang e tenuti con il fiato sospeso, in vista del discorso che Kim Jong Un avrebbe fatto davanti ai delegati presenti al congresso del Partito Unico.
Visto che il giovane Kim adora essere imprevedibile, il suo discorso è stato trasmesso dai media coreani, con 10 ore di ritardo. In un orario in cui, di solito la gente se ne va a dormire.
Un articolo di corriere.it ci racconta di come i cittadini di Pyongyang, accorsi all’esterno della Casa della Cultura, si siano dimostrati entusiasti, molti confidano nelle idee del Rispettoso Maresciallo Kim.
Per loro il grande nemico è l’America, che ha causato la divisione tra la Corea del Nord e del Sud.
Sostengono che il possesso di armi atomiche dia alla Corea maggiore potere e che ciò consenta di fronteggiare l’America in caso di necessità.
Se viene loro chiesto che cosa desiderano per se stessi danno risposte vaghe. Sembra che il loro unico interesse sia “l’amore del Rispettato Maresciallo Kim Jong-Un”.
Durante il discorso di apertura tenuto al Congresso del Partito dei Lavoratori, il leader nord coreano, Kim Jong Un ha elogiato il possesso di armi nucleari.
Ha annunciato che la Corea utilizzerà la forza solo se attaccata per prima. Ha annunciato che ora il paese sarà più prospero e che il progetto nucleare andrà di pari passo con la crescita e lo sviluppo dell’economia.
La parola chiave che emerge da questo evento è “Byungjin”, la dottrina dello sviluppo parallelo nucleare ed economico.
Sono stati, inoltre, sottolineati i grandi risultati ottenuti durante i 36 anni passati dall’ultimo congresso del 1980, che fu tenuto da Kim Il Sung, nonno di Kim Jong Un e padre di Kim Jong Il.