“Conferenza stampa straordinaria” della NASA? Calma: gli alieni non c’entrano

 

A proposito della “conferenza stampa straordinaria” indetta per questa sera dalla NASA, frenate i vostri entusiasmi, specialmente se siete ufologi: come consueto, i dettagli della conferenza stampa sono già stati comunicati ai giornalisti accreditati, con richiesta di tenerli riservati fino all’inizio della conferenza.

Rispetterò la richiesta di embargo, citando soltanto quanto già annunciato dalla NASA, ma vorrei tranquillizzare gli scalmanati: no, non è stata scoperta la vita su un altro mondo, non stanno per arrivare gli alieni sulla Terra, non sono state scoperte le prove che gli UFO sono visitatori da un’altra dimensione, la sonda Voyager non ha inviato verso Terra messaggi in lingue sconosciute captate negli abissi interstellari ed Elvis Presley non è stato fotografato nudo su Marte.

Per ora posso solo dire che si tratta di una bella notizia astronomico/spaziale e citare la NASA, che parla già pubblicamente di “scoperta al di fuori del nostro sistema solare… riguardante pianeti che orbitano intorno a stelle diverse dal nostro Sole, noti come esopianeti.”

Quindi datevi una calmata, fufologi e complottisti, e cogliete invece l’occasione per scoprire come funziona realmente la diffusione delle notizie nella scienza e capire che tenere segreta una grande scoperta scientifica è praticamente impossibile.

Funziona così: i giornalisti che si occupano di scienza, come il sottoscritto, possono chiedere di ricevere in anteprima le notizie scientifiche. Basta inviare una richiesta apposita a servizi come EurekAlert, dimostrare di scrivere articoli scientifici, firmare un accordo di riservatezza, e il gioco è fatto: arrivano via mail le notizie con qualche giorno d’anticipo rispetto alla divulgazione. Il servizio è gratuito.

Perché si fa così? È una congiura del silenzio? No, è semplicemente una questione di praticità e coordinamento. Chi vuole assistere di persona alla conferenza stampa che copre la notizia deve avere il tempo di prenotare un viaggio in treno o in aereo per raggiungere il luogo della conferenza; chi deve preparare gli articoli deve avere il tempo di scriverli; chi li impagina deve avere il tempo di farlo e deve avere le immagini di accompagnamento; chi stampa e distribuisce giornali e riviste deve avere il tempo di stampare e distribuire.

Non solo: si chiede l’embargo in modo che nessun giornalista “bruci” la notizia e faccia un finto scoop anticipando a tradimento i colleghi. È una scorrettezza che spesso si paga cara: chi non la rispetta rischia di non ricevere più le anteprime e quindi di essere tagliato fuori.

Se vi iscrivete, non aspettatevi notizie sensazionali a getto continuo: quasi tutto quello che ricevo nelle anteprime di stampa è di una noia mortale. L’unica cosa divertente, a volte, è vedere come gli autori cercano di pompare i propri articoli usando titoli con giochi di parole o riferimenti al cinema al limite della disperazione.

 

Paolo Attivissimo

Exit mobile version