A Brussels il 28 novembre la Commissione europea ha proposto nuove leggi per contrastare il traffico di migranti.
La Conferenza internazionale
Il 28 novembre scorso, Brussels è stata teatro di un evento cruciale. Si tratta della Conferenza Internazionale sul contrasto al traffico dei migranti. Durante l’occasione, la Commissione europea ha presentato una nuova proposta legislativa che, nei prossimi giorni, sarà sottoposta all’approvazione parlamentare. Tale iniziativa mira a contrastare la tratta di essere umani e prevede la formazione di un’ampia alleanza globale per contrastare tale fenomeno. La Presidente Von der Leyen ha puntato i riflettori sull’urgenza di rafforzare gli strumenti dell’Unione Europea contro l’immigrazione forzata, rivedendo il quadro legislativo esistente e potenziando il ruolo delle agenzie dell’Ue, con particolare attenzione a Europol, l’agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto. Una delle chiavi di questa strategia è intensificare la cooperazione con i Paesi partner dell’Ue attraverso il Patto di Migrazione Europeo.
Diciassette ONG, tra cui Amnesty International, sollevano allarmi sulla proposta legislativa, temendo abusi, profilazione razziale, respingimenti e un aumento delle ingiustizie. Il dibattito si concentra sulla preoccupazione per l’accentramento sulla deportazione dei migranti e l’ignoranza delle varie motivazioni dei flussi migratori, mettendo a rischio i diritti umani.
Nuova legislazione per contrastare il traffico di migranti
La Commissione, durante la conferenza internazionale, ha dichiarato il suo impegno a coordinare l’azione contro il traffico di migranti attraverso un quadro istituito in collaborazione internazionale con varie parti interessate. Questo includerà gruppi tecnici di esperti con rappresentanti delle istituzioni e delle agenzie dell’Ue, degli Stati membri, dei Paesi partner, delle organizzazioni internazionali e di altre parti coinvolte.
Parallelamente, la Commissione ha proposto un Regolamento per rafforzare il ruolo di Europol. Quest’agenzia, se queste regolamento venisse approvato, sarebbe sostenuta e potenziata da Stati membri, Eurojust, Frontex e Commissione. Il suo compito, di conseguenza, consisterebbe nel monitorare le tendenze del traffico di migranti, redigere relazioni annuali, condurre analisi strategiche e fornire aggiornamenti sulla problematica. Inoltre, sarebbe responsabile di attuare azioni investigative e operative su quest’ultima.
Le dichiarazioni chiave a favore della nuova legislazione
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha enfatizzato la necessità di unire gli sforzi per affrontare il traffico di migranti. Nel suo intervento durante la Conferenza internazionale, ha affermato:
«Migrare fa parte della storia dell’umanità. Ma mai prima d’ora il traffico di migranti è stato un’attività illegale così redditizia e mortale. Può essere sconfitto. Si tratta di una questione di volontà politica. E possiamo riuscire a sconfiggerlo solo se collaboriamo».
Marija Pejčinović Burić, Segretaria generale del Consiglio d’Europa (un’organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi in Europa), si è espressa durante l’incontro. Ha sottolineato l’importanza di colmare le lacune nelle legislazioni nazionali e nei sistemi internazionali per prevenire il traffico di vite umane. Ha evidenziato anche il lavoro continuo del Consiglio d’Europa nel rafforzare la cooperazione internazionale e le strategie investigative per contrastare il traffico di migranti.