E’ recente la notizia che il Senato ha respinto l’emendamento sul condono di Ischia del dl Genova. Dopo i dissidenti del M5S e della Lega (Nugnes, De Falco, Fattori, La Nura, Mantero), ci sono stati altri membri del Senato che hanno votato contro la modifica della norma in questione. Alle urne sono giunti 200 voti contrari, 75 sì e un solo astenuto.
Dopo il terremoto ad Ischia e il crollo di abitazioni abusive, secondo la legge attuale (legge del 1985 del governo Craxi) si può ottenere il condono edilizio, così da eliminare lo status di edificio abusivo per i cittadini ischitani con una sanatoria. Approvato l’emendamento, la sanatoria sarebbe stata ridotta. Eppure ,dopo il ‘no’ del Senato le carte in tavola sono di nuovo cambiate. Ad ora persiste un grosso scontro non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche all’interno delle forze politiche stesse. Ed è proprio il caso del Movimento 5 stelle e di FI.
Nel M5S attualmente c’è una situazione traballante: De Falco e Nugnes si erano già dimostrati contrari alla linea del Movimento, e proprio Nugnes aveva usato parole precise per esprimere il suo stato d’animo: “Stanca ma molto delusa“. Dai vertici dei pentastellati si parla di espulsione per almeno uno dei “traditori”. La scelta cade proprio su De Falco, che rischia di perdere il proprio ruolo all’interno del partito e non solo in Senato.
Se da un lato il Movimento sembra vivere un momento di crisi, il partito di FI pare essersi stabilizzato. All’inizio delle votazioni c’era stata una frattura, soprattutto per i sei parlamentari campani (Russo, Sarro, Pentangelo, Cesaro, Carbone, De Siano) autosospesi sia dalla Camera che dal Senato. Tuttavia, l’emergenza pare essere rientrata e i membri di FI sono tornati a far fronte comune in virtù del bene del partito. “Ritiriamo l’autosospensione dai gruppi e riprendiamo appieno la nostra attività politica“, ringraziando infine il capogruppo Bernini per il suo ruolo.