Concetta Scaravaglione: la scultrice italiana più famosa d’America

Concetta Scaravaglione celebrata in USA e sconosciuta in Italia, fu la prima artista a imporsi in un mondo contro le donne e gli immigrati italiani.

Concetta Scaravaglione può essere per molti italiani un nome come un altro. La verità è che dietro questa donna si cela un’artista pressoché sconosciuta nel suo paese d’origine, ma valorizzata e celebrata per il suo talento oltreoceano. 




La storia di Concetta Scaravaglione, detta Cettina, comincia come quella di tanti altri connazionali, che nei primi del Novecento decisero di intraprendere un viaggio della speranza verso un futuro migliore. In grembo alla madre Rosa, insieme al resto della famiglia parte in nave da Messina diretta a Ellis Island. Lo stesso anno, il 1900, segna la nascita di Concetta e anche l’inizio di un nuovo secolo particolarmente difficile per gli immigrati italiani in Usa.

Discriminazione e povertà caratterizzano l’infanzia della futura artista, in una società americana che apre le porte alla nuova preziosa forza lavoro per l’industria, ma al tempo stesso la emargina. L’America dei primi del 900 considera infatti gli italiani non di pelle bianca e li confina in quello che diventerà il fervente quartiere di Little Italy. 

Qui cresce la piccola artista, in un quartiere sempre in movimento, che non dorme mai, proprio come la creatività di Concetta. Già dalla tenera età non riesce a tenere ferme le mani, costruisce sedie, tavoli e scaffali per le sue bambole. La voglia di creare si impossessa di lei, tanto che, incoraggiata dal proprio insegnante, sfida la povertà e la mentalità conservatrice della famiglia, dichiarando di voler studiare arte.

Ritratto di Concetta Scaravaglione

Un successo immediato
Lo scandalo di voler essere una donna artista rischia di fermare la sua carriera prima ancora di cominciarla, se non fosse per l’aiuto di uno zio un po’ anticonformista che la aiuta a intraprendere la strada desiderata. Diventa l’unica donna a iscriversi alla Art Studies League. Una scelta che la sua famiglia non accetterà mai completamente, creando un distacco che la scultrice tenterà di colmare aiutando economicamente i parenti rimasti in Calabria.

Ma come riesce una donna sola a sostenere familiari vicini e lontani? Semplicemente Concetta crede nel proprio talento e ha successo fin da subito. È la prima donna a esporre al Rockefeller Center, a vincere la Widnen Golden Medal alla Pennsylvania Academy of Arts e il Prix de Rome all’American Academy. Nel 1948 corona anche il sogno di tornare in Italia, dove arriva in veste di insegnante al Sarah Lawrence College di Roma.

Nel ‘52 torna a New York dove si dedicherà fino alla morte ( nel 1975) a formare e realizzare il sogno di centinaia di giovani artisti alle prime armi come lo era stata lei un tempo. Oggi le sue opere sono custodite al MoMA , al Whitney Museum of American Arts, al Glasgow Museum e all’Art Gallery Museum of Hamilton.

Anna Barale

Exit mobile version